Area ex Calai, via al piano proposto dalla ASL

Un protocollo d’intesa, quello stipulato tra la giunta Morroni, la regione Umbria e la AUSL Umbria 1 il 29 dicembre 2012, che da oggi viene meno, in vista del nuovo Piano di Valorizzazione che la stessa azienda sanitaria sta predisponendo per il recupero dell’area dell’ex ospedale Calai. Questo è stato deciso oggi in un consiglio comunale molto atteso alla vigilia. Sui banchi dell’opposizione forti sono stati gli appelli a “non annullare quanto stabilito due anni e mezzo fa”, ma alla fine la linea della giunta Presciutti è passata con i voti unanimi della maggioranza.

Il protocollo d’intesa del 2012, in sintesi, prevedeva la collocazione nei due immobili attualmente sede dei servizi territoriali, di tutte le attività comprese nel progetto Casa della Salute elaborato dal distretto Alto Chiascio. Inoltre era stato previsto il trasferimento nella vecchia ala ospedaliera e al terzo piano della cosiddetta “stecca” (il primo ampliamento che fu fatto di fianco alla costruzione originale) dell’Easp e di 114 posti letto divisi tra RSA, Residenza Protetta, centro Alzhaimer, Comunità Alloggio e  un seguente ampliamento che prevedeva un centro di riabilitazione per problemi correlati all’alcol.

Una richiesta dell’Easp dello scorso febbraio invitava però l’attuale amministrazione a rivedere quanto stabilito dal protocollo del 2012, essendo cambiate delle situazioni basilari, tra cui un minor flusso di ricoveri, calati di un preoccupante 11%. Questo a causa – secondo l’Ente – anche della stessa ASL 1 che non utilizza più la Residenza Sanitaria Assistita gualdese e solo in maniera residua quella Protetta (praticamente da una parte la Asl firma protocolli d’intesa, dall’altra mette in seria difficoltà gli altri firmatari degli stessi! – ndr).
Quindi l’Easp chiede di rimanere dov’è, anche perchè sarebbe impossibile allo stato attuale pagare un qualsiasi canone di affitto senza le garanzie di rispetto e di utilizzo dei servizi erogati.

Dopo varie riunioni avute con la Giunta, ma anche a seguito della richiesta dell’Easp, la AUSL Umbria 1 con una nota del 20 marzo scorso annuncia di voler predisporre un nuovo Piano di Valorizzazione per il riutilizzo dell’area ex Calai. In particolare il Piano prevede il trasferimento all’interno degli edifici costituenti l’ex Ospedale delle attività socio sanitarie ed amministrative svolte nelle due nuove palazzine (chiamate “rosa” e “a mattoncini”). Anche la cooperativa Il Germoglio avrà la sua casa all’interno di questa struttura. La ‘stecca’ verrà demolita, stante le sopravvenute valutazioni di ordine tecnico che ne sconsiglierebbero la ristrutturazione.
Le restanti due palazzine verranno invece alienate con cambio di destinazione d’uso da servizi a residenziale-commerciale. Ciò anche per la necessaria copertura economica per interventi di miglioramento sismico. Secondo la AUSL Umbria 1 la nuova collocazione delle attività “permetterà un miglioramento degli standard igienico-sanitari, una più funzionale fruizione degli spazi con risvolti positivi per l’utenza”. Il sindaco Presciutti, nel corso di un suo intervento, ha annunciato anche la rivalorizzazione degli adiacenti giardini pubblici.

Ora, dopo il voto, si procederà all’estensione di un crono programma di realizzazione degli interventi di concerto con l’Ausl Umbria 1 e con la regione Umbria.

Scarica tutti i documenti (proposta di delibera, la richiesta di revisione inviata dall’Easp e il Piano di Revisione della Asl).

Questi, in estrema sintesi, gli interventi del consiglio comunale odierno, che abbiamo seguito in diretta online nel primo giorno di vita del nostro sito.

Sindaco Presciutti: “I contenuti del protocollo del 2012 non sono sostenibili e si deve trovare una soluzione al più presto, prima del sopraggiungere dei tagli. Col nuovo Piano, nella parte storica andranno tutti i servizi moderni. Per le due palazzine nuove ci sono già interessi e niente rimarrà inutilizzato, così come niente sarà a carico del Comune. Non si parte da zero, ma con un piano già in stato avanzato. I gualdesi non chiedono 150 posti letto, ma che gli venga restituita un’area vitale. Avete sempre volato alto (rivolgendosi agli ex amministratori – ndr). Noi abbiamo l’orgoglio di volare basso e quindi il Calai lo riapriremo. Senza aspettare il benefattore privato che si evoca da ormai dieci anni. Inoltre si vuole valorizzare tutta l’area, compresi i giardini pubblici”.

Consigliere Fofi (Morroni Sindaco): “Qui si sta svendendo il Calai e non si valorizza nulla. State facendo solo trasferimenti e ne risponderete alla città. Il nostro era un progetto ambizioso e il problema dell’inagibilità non è mai emerso. Per questo vorrei avere una relazione tecnica. Non si conoscono i dati, ma la Giunta ha deciso di cancellare un pezzo di storia della città, ha interrotto un protocollo di intesa già sottoscritto e il tutto si concretizza con un semplice trasferimento di scrivanie. La Asl ringrazia. Rimpiango Pinacoli per quell’autorevolezza che voi non avete, piegandovi alle richieste della Asl”.

Consigliere Troiani (M5S): “Anche noi chiediamo una documentazione sulle varie agibilità, perchè la ristrutturazione fu fatta con soldi pubblici.  Questo è solo un trasloco di servizi esistenti e la città non ci guadagna nulla. Questa giunta manca di autorevolezza. Non ci sono relazioni tecniche a supporto e non si può peccare di leggerezza. E’ un atto lacunoso”.
Consigliere Gramaccia (Gualdo Civica): “Bisogna lavorare per l’ampliamento dell’Easp e il Germoglio è una necessità. I protocolli sono stati ancora disattesi. Non riapriamo niente se non è fruibile tutta la struttura”.
Consigliere Parlanti (Gualdo Cambia): “L’amministrazione ha due strade: o lasciarlo chiuso o riaprirlo e valorizzare l’area. Il progetto è qualificato, qualificante e metterà al centro il territorio e i cittadini. Inoltre sarà un’operazione a costo zero per il comune, che farà nascere un polo sanitario unico. E’ un grande risultato politico. L’Easp ha chiesto la revisione del protocollo in quanto non aveva sostenibilità economica, non era in grado di pagare il mutuo e i tecnici dell’Asl hanno sconsigliato la ristrutturazione della ‘stecca’ per i costi troppo elevati”.
Consigliere Minelli (FI): “Chiedo all’amministrazione comunale che si faccia dare dalla Asl la documentazione che attesti l’inagibilita’ della stecca del Calai. Questa sembra essere un’occasione persa per la città. Qual’è la prospettiva con questo protocollo? Quale ritorno avrà la città? Gualdo deve pretendere delle ricadute importanti. I 12 posti per disabili adulti gravi erano una risposta importante prevista nel precedente protocollo. Ora che fine faranno?”
Consigliere Castellani (Appello per Gualdo): “Siamo sicuri che non esistono strade da battere per avere più occupazione? Mi chiedo se sentite il grande peso di questa scelta. Come mai in questi dieci anni, si è discusso, si è scritto e non si è raggiunta nessuna soluzione? Si, sarà a costo zero, ma uno sforzo ulteriore bisogna farlo. Così com’è, quello che si prospetta non è più di quello che già abbiamo, cioè l’Easp e il Germoglio. Ho chiesto una perizia da parte del Comune prima di demolire la stecca, ma non ho avuto risposta. Questo Consiglio non puo’ apportare nessuna modifica agli atti perchè si arriva con il compito fatto, le commissioni non lavorano. Cosa ci stiamo a fare?”
Consigliere Chiavini (PD): “E’ vero, la ‘stecca’ è stata finanziata con soldi pubblici, ma se non viene demolita sarà comunque un immobile che costerà alla città. Col vecchio protocollo sarebbero rimasti tre immobili vuoti. Noi daremo ad ognuno dei servizi una struttura consona”.
Consigliere Morroni (MS): “La vicenda Calai è importante per la città: per l’operazione di riqualificazione e per i potenziali risvolti  occupazionali. Il protocollo d’intesa del 2012 è in fase di attuazione e voi sarete i responsabili di un eventuale ulteriore stop. Ho sentito parlare di costi eccessivi per la risanazione della parte che si vuole demolire, allora vorrei conoscere le cifre, perchè si deve parlare a ragion veduta. Ho dato un’occhiata ai numeri prodotti da Easp. Bene, vorrei che diceste al presidente di questa struttura che con questi numeri si chiude tra qualche mese. Quindi rivendico la potenzialità del nostro accordo, perchè rilancerebbe anche l’Easp. State buttando alle ortiche tutto quello che era stato progettato come la Cittadella della Salute. La Regione dopo vari sopralluoghi aveva sottoscritto il protocollo e non aveva rilevato nulla. Era un impegno solenne e gli impegni vanno onorati. L’Easp avrebbe sottoscritto un mutuo e avrebbe ricevuto le entrate per pagarlo con i ricoveri inviati dalla Asl. Voi depauperate un patrimonio e state mettendo fine ad una vicenda preziosa, che avrebbe potuto aprire prospettive interessanti anche sotto il profilo occupazionale”.
Consigliere Commodi (PD): “L’alienazione delle due palazzine consentirà al comune un operazione a costo zero”
Assessore Locchi: “Non possiamo fare doppioni dell’ospedale, perchè quello è a Branca. Dobbiamo potenziare dei servizi sanitari. Oggi andiamo a valorizzare una zona con i costi a carico della Asl e non dell’Easp, com’era col piano precedente. I tecnici hanno detto che la struttura costruita per ultima è anche la più carente. È stato detto che non è conveniente la ristrutturazione, non che ci siano strutture pericolanti. Chi cerca la relazione tecnica la deve chiedere alla Asl”.
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Marco Gubbini
Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria. Ex direttore artistico di Radio Tadino (1985-1986), ideatore e curatore di programmi televisivi giornalistici delle emittenti Rete7 (1985-1990) e TV23 (2003-2006). Esperienze varie come corrispondente di varie pubblicazioni, fra cui Calcio Perugia (2005), La Voce di Perugia (2006-2007). E' stato collaboratore dell’agenzia di stampa Infopress (2004-2012), ha scritto articoli per testate quali Il Giornale dell’Umbria, La Nazione, Il Corriere di Romagna, Il Sannio, Il Crotonese, Il Corriere di Forlì, La Nuova Ferrara. Coideatore e curatore del sito gualdocalcio.it (1998-2012) e gualdocasacastalda.it (dal 2013 al 2016). Addetto stampa del Gualdo Calcio in serie C e altre categorie (dal 2004 al 2012) e del Gualdo Casacastalda in serie D (dal 2013 al 2016). Segretario dell’Ente Giochi de le Porte di Gualdo Tadino dal 2014 al 2017. Componente della redazione del periodico Made in Gualdo. Autore del libro "Libera, ma Libera Veramente" (edizioni Eta Beta, 2021).