Sempre meno soldi nelle tasche dei gualdesi. Con 16.025 euro di reddito medio pro-capite dichiarato nel 2014 (l’anno di riferimento è il 2013) si è rilevata un’ulteriore diminuzione rispetto all’anno precedente, esattamente pari al 3,85%.
Quindi dal 2013 nessun segnale di ripresa.
Se l’Ocse ha lanciato l’allarme sul reddito pro capite dell’Italia sostenendo che “la mancata ripresa dalla recessione” sta portando il nostro Paese ad avere un reddito pro capite “più in calo rispetto alle principali economie dell’Ocse”, un gap del 30% rispetto ai primi 17 Paesi dell’organizzazione, l’Eugubino-Gualdese e l’intera Fascia Appenninica sono indietro rispetto agli altri comprensori dell’Umbria, una regione che già non si trova ai primissimi posti dei redditi nazionali.
La pesante crisi economica che ha colpito la Fascia Appenninica più di altre zone è testimoniata impietosamente dai numeri.
Rispetto al 2012 soltanto Scheggia e Pascelupo (14.279 euro, +4,29%) e Costacciaro (14.480 euro, +0,56%) hanno davanti il segno “più”. Per il resto è tutto negativo, a partire da Gubbio che fa registrare la flessione più pesante (16.508 euro, -4,70%). Male anche Nocera Umbra (14.827 euro, -2,30%), Sigillo (15.626 euro, -4,60%), Valfabbrica (14.657 euro, -2,64%) e Fossato di Vico (15.814 euro, -1,90%).
Gualdo Tadino in particolare continua ad annaspare nei bassifondi della classifica umbra dei centri più importanti sotto il profilo demografico ed economico ed è addirittura all’ultimo posto delle città con più di 15 mila abitanti.
I dati sono stati resi noti dal Dipartimento per le Politiche fiscali del ministero dell’Economia ed elaborati da opendatabassaromagna; hanno riguardato i contribuenti che hanno assolto direttamente l’obbligo dichiarativo attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione Unico e 730 e la dichiarazione dei sostituti d’imposta con il modello 770.