Non poteva mancare, nell’incandescente settimana dedicata al Piano di Valorizzazione della Asl approvato dal consiglio comunale, la presa di posizione del Partito Democratico e degli altri gruppi maggioranza (Gualdo Cambia, Rinnovamento per Gualdo) in merito alla reazione delle opposizioni e, ad onor di cronaca, di quelle sui social network di tantissimi cittadini.
Secondo il PD gualdese è il clima per le elezioni regionali di maggio che ha causato questa campagna mediatica “di mistificazione e denigrazione, basata solo su menzogne, inesattezze e vergognose strumentalizzazione da parte di esponenti politici locali e non“.
Il comunicato stampa del PD ricorda lo slogan “il Calai in 100 giorni” che fu lanciato dall’amministrazione Morroni e tenta di mettere in chiaro le cose “per riportare al centro la verità dei fatti” e lo fa per punti, che riportiamo integralmente.
– L’obiettivo è quello di valorizzare un’intera area del centro storico, che parte dalla riqualificazione dei giardini pubblici, passando per il Calai fino ad arrivare all’attuale sede EASP in tempi certi e con un crono programma di interventi definitivo.
– La proposta di demolizione di una parte del Calai, non di certo la parte storica, e le relative pertinenze (la cosiddetta stecca), nasce da un’analisi attenta degli standard di vulnerabilità sismica degli immobili che giustificano tecnicamente la necessità di tale scelta. Il vero ” scempio” sta nel fatto che in maniera “scellerata” nessun amministratore in passato, su tutti il duo Morroni-Monacelli, si è preoccupato di accertarsi sul reale stato degli immobili, preferendo gli annunci sul prossimo arrivo in città di investitori privati pronti a spese proprie a realizzare importanti investimenti in sanità .
– Sulla questione delle risorse economiche necessarie per la riqualificazione dell’area, non si accettano lezioni da chi aveva costruito un protocollo facendo leva unicamente sulle risorse dell’EASP che avrebbe dovuto farsi carico dell’intero mutuo decennale per la sistemazione dell’area, nei fatti un’ipotesi irrealizzabile, come del resto dichiarato dal CDA dell’ente anche in passato, che ha ritenuto opportuno di non procedere al trasferimento.
– Oggi Regione ed ASL investiranno soldi certi e propri, mettendo a disposizione della città il proprio patrimonio immobiliare reinvestendo tutte le risorse nel Calai. Altro che intascarsi i quattrini! Asl e Regione avrebbero preferito di gran lunga il protocollo Morroni–Monacelli visto che l’investimento sarebbe stato a totale carico dell’EASP, quindi dei gualdesi, e di ben oltre un milione di euro.
– L’attuazione del vecchio protocollo avrebbe comportato diverse ricadute negative per la città. In particolare lo svuotamento dell’immobile comunale dell’EASP e delle palazzine adiacenti all’ex ospedale. Il tutto avrebbe completato una cornice di edifici vuoti e fatiscenti in una zona strategica di Gualdo da rivitalizzare al massimo.
La delibera votata in consiglio comunale – concludono dalla sede del Partito Democratico – rappresenta finalmente un atto concreto dopo anni di assoluta inconcludenza. Un progetto che andrà a risanare progressivamente la zona in questione, oggi in stato di degrado. Nei prossimi giorni verrà stilato un calendario di incontri sul territorio, per spiegare e condividere con i cittadini le ragioni delle nostre scelte. Ci si assumerà la responsabilità del progetto che restituirà, dopo anni di promesse, demagogia e populismo, dignità ad un’area vitale per il nostro centro storico e per la città nel suo complesso.