Si ferma in Maremma la striscia di risultati utili del Gualdo Casacastalda, contro un Gavorrano alla ricerca di punti salvezza. I toscani guidati dal perugino Nofri da stasera possono ritenersi praticamente al di fuori dal pericolo playout, mentre per i ragazzi di Giunti la corsa verso i playoff si fa più dura, soprattutto alla luce della vittoria della Massese, prossima ospite del Carlo Angelo Luzi.
La partita non è stata bellissima. Da una parte la foga del Gavorrano, che a tratti ha portato anche poca lucidità, dall’altra un gioco più ragionato. Stati d’animo diversi. Vuoi per la classifica, vuoi per l’emergenza squalifiche-infortuni che ha lasciato a Gualdo Tadino pedine come Brescia, Idromela, Grossi, Cenerini e Zanchi.
Sconfitta sì, ma record “di gioventù” battuto con due ’96 e un ’97 in campo. Quest’ultimo, Andrea Ferranti (nella foto), è stata la nota più che positiva: schierato centrale difensivo a fianco di Cotroneo, si è reso autore di una gara straordinaria. Un ragazzo su cui puntare per il futuro.
Il Gavorrano nel primo tempo conquista una supremazia territoriale che però non porta a nessuna vera occasione da gol, tranne una triangolazione tra Procacci e Giordano conclusa dal fluidificante toscano sopra la traversa. Per il resto i padroni di casa collezionano calci d’angolo e tiri fuori misura dalla distanza. Giunti lascia a Goretti compiti più di protezione della difesa che di costruzione, e pertanto il tema non può essere che questo. Il Gualdo Casacastalda lascia fare la partita agli avversari, provando a colpire di rimessa e manca il vantaggio dopo 8’ con un colpo di testa ravvicinato di Bussi, pescato da Pandolfi sul secondo palo, che l’attaccante non concretizza girando sul fondo, anziché incrociare. Anche Tomassini, successivamente, ha sui piedi un ottimo pallone, ma la sua girata ravvicinata viene murata dalla difesa locale.
Il Gavorrano trova il vantaggio ad inizio ripresa grazie a un mezzo infortunio di Di Nardo che respinge male un tiro centrale di Rubechini. Lombardi, che poco prima aveva già sfiorato la marcatura con un’ iniziativa personale, raccoglie e mette in porta. Il portiere umbro si riscatta pochi minuti dopo neutralizzando un colpo di testa di Capone da distanza ravvicinata. Il vantaggio dei minerari dura appena 10’ quando Lombardi interviene scompostamente in area su Pandolfi e l’arbitro decreta il rigore, trasformato da Esposito. Ma è ancora un penalty a decidere il match, quando al 36’ Goretti affonda Zizzeri in area, con lo stesso attaccante che spiazza Di Nardo dagli undici metri. Nel finale Bussi ha sui piedi il pallone del pareggio ma spara alto.