Dalle Marche arriva la notizia dell’apertura di un tavolo per giungere a un accordo tra banche, Ministero e Giovanni Porcarelli, titolare della Jp Industries, al fine di trovare una soluzione alla vicenda riguardante l’acquisto della ex Antonio Merloni da parte dell’imprenditore fabrianese.
Gli istituti di credito che avevano fatto ricorso contro la cessione dell’azienda commissariata, e accettata dal Ministero, in quanto avevano ritenuto troppo basso il prezzo, si erano visti dare ragione in tribunale sia in primo che in secondo grado.
Secondo il Resto del Carlino le parti starebbero lavorando per raggiungere un’intesa sulla vicenda che sta tenendo con il fiato sospeso i 700 dipendenti della Jp Industries. Se si troverà una soluzione condivisa, anche l’eventuale conferma delle sentenze precedenti da parte della Cassazione, la cui decisione è attesa entro il 2015, permetterebbe alla Jp di proseguire l’attività, come spiega Evaristo Agnelli della Fiom-Cgil: “Con un eventuale accordo tra le parti, la Jp si salverà anche in caso di verdetto sfavorevole della Cassazione. Qualora arrivi una nuova e ultima sentenza sfavorevole alla Jp entrerebbe in gioco l’intesa per la quale l’azienda potrà comunque rimanere operativa. In pratica le banche deciderebbero di rinunciare ai crediti verso la vecchia gestione accettando di divenire proprietari di uno dei tra stabilimenti della Jp. Quale? Possibile che si tratti di quello umbro di Gaifana o, in alternativa, del sito principale dei due fabrianesi, ovvero l’unità produttiva di Santa Maria.”
(fonte: Il Resto del Carlino)