Gli Statuti della città di Gualdo e il “Laudario lirico di Santa Maria dei Raccomandati di Gualdo Tadino” sono i preziosi volumi trafugati nel corso della rapina all’ufficio della polizia municipale di Gualdo Tadino avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 maggio.
Si tratta di due pezzi unici, dal grande valore storico e culturale per la città di Gualdo Tadino, ma impossibili da collocare sul mercato, a meno che non si sia trattato di un furto su commissione.
Lo Statuto della Legazione Autonoma di Gualdo fu ufficialmente approvato dal Cardinale Legato Antonio Maria Ciocchi del Monte il 30 agosto 1522 (“e non nel 1525 come erroneamente scritto dal Guerrieri” come riportato nel volume Gualdo Tadino, storia, istituzioni, arte) sono di fatto la “costituzione gualdese” su cui ha poggiato la vita cittadina per quasi tre secoli. “E’ un’opera molto complessa, protrattasi per anni della quale, oltre al cardinal Del Monte, furono impegnati i cardinali Palmieri, Pucci e Salviati, anche con la collaborazione di Giovanni Diletto Durante”, scrive Valerio Anderlini nel volume “Gualdo Tadino il suo territorio e le sue genti”.
Il Laudario, con il Lamento di Maria che accompagnò nella terra di Gualdo tra il Medioevo e il Rinascimento la Rappresentazione del dramma della Passione di Cristo, fu iniziato nel XIV secolo e completato nel XV. Su questa base storica l’Associazione Sacra Rappresentazione Venerdì Santo organizza l’omonima manifestazione, che si svolge in città da oltre settecento anni.