M5S torna sul Calai: “Superficialismo e carenze”

GUALDO TADINO – Il Movimento 5 Stelle gualdese torna ancora sulla questione della valorizzazione dell’area ex Calai. Dopo aver letto la relazione tecnica che era stata richiesta dalle opposizioni i grillini si domandano “come sia stato possibile mantenere in tale struttura un ospedale completamente funzionante dal 2001 al 2008, con strutture in cemento armato inadeguate, scarsa qualità del calcestruzzo, barre d’acciaio lisce, mancanza di copriferro, inosservanze della ditta costruttrice, ecc ecc”.

La capogruppo Stefania Troiani, dopo aver fatto un accesso agli atti relativi alla ristrutturazione post terremoto, si è recata presso gli uffici comunali per visionare la documentazione. “Nonostante la disponibilità e collaborazione del personale, che ringrazio – ha dichiarato la Troiani – quello che ho verificato è la totale assenza di qualunque tipo di documento relativo alla ristrutturazione dell’ex Calai. Praticamente per il comune di Gualdo Tadino l’Ospedale non è mai stato ristrutturato. L’unico ‘pezzo di carta’ che siamo riusciti a rintracciare è datato 16 marzo 2004 ed è firmato dal progettista e direttore dei lavori, il quale comunica che i lavori di miglioramento sismico, ristrutturazione e ripristino impianti del Presidio Ospedaliero Calai sono stati ultimati il 28.02.2002. Nulla di più”.

Il Movimento 5 Stelle è andato allora oltre, riuscendo ad ottenere “per altri canali” la relazione tecnica della ristrutturazione post sisma. “Ne abbiamo dedotto che l’intervento di consolidamento effettuato, realizzato con soldi pubblici, non dimentichiamolo, è stato massiccio e scrupoloso su tutta la struttura portante dell’edificio. Confermiamo pertanto la nostra contrarietà all’abbattimento dell’edificio e, contemporaneamente, ci poniamo un’altra domanda: se gli uffici comunali non possiedono alcuna documentazione relativa alla ristrutturazione, se la relazione tecnico-illustrativa della situazione odierna è stata inviata dalla ASL il 14 aprile 2015, con quali elementi la maggioranza ha potuto approvare quell’atto (e quindi quella demolizione) in Consiglio Comunale l’8 aprile 2015?”

Anche questa volta, così come nel progetto Oasi Rocchetta – proseguono dalla sede di via XXIV Maggio – rileviamo una grave carenza documentale, confermata poi anche dalla ulteriore richiesta di integrazione da parte della Regione Umbria. Ancora scelte prese in modo superficiale, senza nessuna analisi accurata di fatti e documenti. Il MoVimento 5 Stelle sarà anche una forza politica nuova ed inesperta, ma ogni volta ci stupiamo di fronte alla superficialità di questa amministrazione. Le decisioni che vanno a pesare sui cittadini, sia in termini economici che di servizi, richiedono un approccio sicuramente più approfondito ed attento. Noi continueremo la nostra opera di vigilanza e controllo, perché non ci fidiamo più di questa classe politica ed i nostri interlocutori saranno sempre e soltanto i cittadini”.

La querelle sul Calai non si è quindi sopita, ma va ancora avanti coinvolgendo forze politiche di maggioranza, opposizione e cittadini.

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Redazione Gualdo News
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