Minelli: “Se la città non risponde, lascio”

Matteo Minelli minaccia l’abbandono del Gualdo Casacastalda se la città non risponderà con un sostegno economico. “Se entro il 9 di luglio non si troveranno 50-60mila euro, non iscriverò la società. Il mio è un appello alla città, il sindaco è stato già messo al corrente. Le risposte finora sono state però negative. Capisco le difficoltà che sta attraversando il territorio, ma abbiamo chiesto un piccolo sforzo per proseguire l’attività, soprattutto per il settore giovanile che mi sta particolarmente a cuore.”

La conferenza stampa convocata dal patron del Gualdo Casacastalda allo stadio Carlo Angelo Luzi ha visto la sala stampa gremita non solo da giornalisti, ma anche da tifosi e tesserati, presenti per conoscere il futuro della società dopo che negli ultimi giorni si erano rincorse diverse voci sul futuro del sodalizio nato due anni fa dalla fusione dei due club, un’unione voluta fortemente dallo stesso Minelli.

Il presidente onorario, nel sottolineare con forza che la società ha i conti in ordine (“è un club modello, invidiatoci da più parti”), ha ribadito lo sforzo fatto personalmente e dalle sue società a supporto del calcio in questa parte del territorio umbro. “E’ necessario un progetto su base triennale – ha evidenziato – Abbiamo dato molto in questi due anni ma ribadisco che, qualora non ci saranno certezze, io lascerò la società ed eventualmente resterò come sponsor. In queste due stagioni sono mancate delle risorse, che ho provveduto a coprire. La mia intenzione non è tirarmi indietro, ma è indispensabile un maggiore coinvolgimento. Se questo ci sarà garantisco fin d’ora un impegno di 100 mila euro l’anno per tre anni.”

Evidente il riferimento all’azienda Rocchetta, fatto da Matteo Minelli più volte nel corso del lungo incontro con la stampa. “Finora le risposte sono state negative. Quest’anno c’è stata una sponsorizzazione, ma mi auguro che questa azienda, che da Gualdo ottiene tanto, sostenga con convinzione questo progetto che ha una forte ricaduta sociale.”

Minelli ha tenuto a ringraziare i tifosi (“con la fusione hanno dovuto ingoiare diversi rospi, ma il loro sostegno c’è sempre stato”) e i dirigenti che in questi due anni si sono spesi molto, anche se le frecciate non sono mancate: “Ci sono stati soggetti che, una volta firmata la fusione dal notaio, si sono dileguati prendendo l’unione delle due società come un’opportunità per abbandonare. Altri dirigenti si sono alzati gli emolumenti, abbiamo 44 persone che percepiscono rimborsi, un’enormità. Forse qualcuno ha pensato che fosse arrivata la mucca da mungere. E’ necessario rivedere diverse cose, in primis un’ulteriore valorizzazione del settore giovanile. Negli ultimi due anni la nostra Juniores ha vinto un campionato e raggiunto una finale playoff, ma praticamente nessun giocatore è entrato in pianta stabile in prima squadra. Se proseguiremo sarà indispensabile ingaggiare un allenatore che valorizzi il nostro vivaio, viste anche le risorse che gli abbiamo destinato. Quest’anno, con l’arrivo del d.g. Giuseppe Ascani, abbiamo messo a posto diverse cose, ma resta ancora tanto da fare. Ribadisco che non vorrei abbandonare, ma ci deve essere più coinvolgimento.”

Al 9 luglio manca poco più di un mese. Vedremo se le risposte chieste da Matteo Minelli arriveranno in tempo.

 

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Redazione Gualdo News
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