Arrestato un 23enne per il furto degli Statuti

Un 23enne di origine magrebina, cittadino italiano e residente a Gualdo Tadino, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Gubbio per essere, secondo le indagini svolte dall’Arma, l’autore del furto perpetrato nella notte tra il 7 e l’8 maggio scorsi nel comando della Polizia Municipale di Gualdo Tadino. In quella circostanza era stata sottratta una cassaforte contente, oltre a una piccola somma in denaro, due pistole complete di munizioni, alcune monete antiche e due importanti manoscritti medievali dal valore inestimabile: gli Statuti della Città di Gualdo e il Laudario Lirico di Santa Maria dei Raccomandati.

Le indagini, svolte dalla Stazione Carabinieri di Gualdo Tadino e dal Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Gubbio con il coordinamento della Procura della Repubblica di Perugia, hanno visto i militari avviare un’attività di esplorazione del territorio e di esame di tabulati telefonici, dai quali è emersa la presenza di sospettati nei pressi del luogo del furto. Contemporaneamente, con l’intensificazione dei servizi di osservazione e di pedinamento mirati soprattutto a confermare gli elementi in mano agli inquirenti, è stato possibile delineare un quadro piuttosto preciso.

Dopo giorni di studio dei comportamenti del possibile autore del fatto da parte dei carabinieri, è emerso che questi è principalmente uno spacciatore di hascisc. Sorpreso a vendere droga in pieno centro storico, il giovane gualdese è stato arrestato e perquisito sia personalmente che nei vari luoghi nella sua disponibilità, oltre che segnalato alla Prefettura per il reato di spaccio.
Nel corso delle perquisizioni  i carabinieri hanno recuperato la refurtiva rubata al comando della Polizia Municipale, occultata in un palazzo disabitato non distante dal centro di Gualdo Tadino.
Fortunatamente tutto il materiale è risultato integro e in ottimo stato di conservazione. Oltre alle armi è importante  sottolineare soprattutto il ritrovamento degli antichi manoscritti. Sia gli Statuti che il Laudario sono stati così sottratti al mercato clandestino e sono in attesa di esser restituiti al Comune e alla cittadinanza di Gualdo Tadino.

Nella mattinata odierna il giovane è stato giudicato per direttissima per il reato di spaccio, ma il lavoro degli inquirenti prosegue per definire il reale ruolo avuto nel furto dal 23enne.

Il positivo esito della vicenda conferma ancora una volta l’importanza delle indagini tecniche supportate delle indagini tradizionali, un quadro in cui i carabinieri guidati dal capitano Pier Giuseppe Zago si sono saputi muovere con discrezione, solerzia e massima precisione.

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Redazione Gualdo News
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