Oggi è il giorno della triste ricorrenza dell’eccidio di piazza Martiri della Libertà. Sono infatti trascorsi 71 anni da quando quattro partigiani gualdesi, Corradino Anastasi, Riccardo Travaglia, Alessandrino Busetto e Giuseppe Iacopetti, furono fucilati dai nazisti in ritirata proprio di fianco la chiesa di San Francesco. La piazza, che allora era intitolata a Vittorio Emanuele II, prese l’attuale nome proprio in ricordo di quella tragedia.
In occasione dell’anniversario è prevista alle 10.30 una Santa Messa presso la Basilica Concattedrale di San Benedetto e, subito dopo, la deposizione di una corona di fiori nel luogo esatto dell’eccidio. A seguire, presso la sala consiliare, verranno letti dei brani tratti dal libro di Marcello Guidubaldi “Il nonno racconta la Guerra … e la prigionia”.
I quattro partigiani furono catturati dai tedeschi durante un’operazione di rastrellamento.
“Dopo il bombardamento, cominciò il rastrellamento: pattuglie perlustrarono la montagna; alcune tenendosi sulla sommità, altre abbassandosi in direzioni diverse; il rastrellamento durò tutta la giornata; vennero catturati i patrioti: s. ten. Busetto Alessandrino e Jacopetti Giuseppe.
La notte, mentre alcuni riuscirono a rifugiarsi nelle prime case del paese, il Comandante e i patrioti, s. ten. Marionni Mario, Gaudenzi Antonio e Concolato Sergio, filtravano attraverso le truppe nemiche, forzando lo sbarramento, dirigendosi succesivamente verso Campodonico-Serradica; nei pressi di Belvedere riuscirono a svincolarsi da una pattuglia, ivi appostata, e, inseguiti, a mettersi in salvo verso Lentino.
Nei pressi di Gualdo Tadino vennero presi due collaboratori dei patrioti: Travaglia Riccardo e Anastasi Corradino. I quattro prigionieri vennero condotti al Comando tedesco, il quale impose loro di dichiarare chi erano i capi dei patrioti.
Busetto e Iacopetti si rifiutarono categoricamente di parlare, né valsero minacce e percosse a farli recedere dal loro contegno.
A Iacopetti fu rotta la mascella destra con un colpo di moschetto.
I quattro vennero condotti sulla piazza principale di Gualdo Tadino e allineati di fianco alla chiesa di S. Francesco; 50 civili, donne e bambini, vennero obbligati ad assistere alla macabra scena.
Alle ore 20,45, i quattro patrioti caddero sotto le raffiche della mitraglia, al grido di “VIVA L’ITALIA”.
(da gualdograndeguerra.com – Relazione dell’attività svolta dal “Gruppo di Azione Antifascista” di Gualdo Tadino)