Importante vertice ieri al Ministero per lo sviluppo economico tra sindacati, Regioni Umbria e Marche, Invitalia e l’imprenditore Giovanni Porcarelli sull’Accordo di programma e sulle relative modifiche in esso contenute. Un accordo che, con i suoi 35 milioni di euro stanziati, nelle intenzioni avrebbe dovuto rilanciare il territorio della Fascia Appenninca già da diversi anni, ma che nei fatti fino ad oggi si è rivelato perfettamente inutile. Ieri comunque è stato confermato che, con opportune modifiche e non appena avrà avuto il via libera dalla Corte dei Conti, sarà presto operativo.
Il Ministero ha ribadito l’impegno nel trovare una soluzione che possa permettere alla Jp Industries, che ha avuto due sentenze contrarie relativamente all’acquisto degli stabilimenti ex Merloni e con il pronunciamento della Cassazione atteso per il prossimo autunno, di avviare una vera un’attività produttiva. Contemporaneamente le Regioni Umbria e Marche si sono impegnate a lavorare insieme al Ministero per garantire un futuro ai settecento lavoratori interessati dalla vicenda. Al vertice era presente il nuovo presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e il neo assessore allo sviluppo economico dell’Umbria, Fabio Paparelli. Un’altra data da segnare sul calendario sarà il 31 dicembre, quando scadrà la cassa integrazione straordinaria che, in assenza di un ripresa dell’attività produttiva, non verrà prorogata. L’accordo con gli istituti di credito diventa perciò determinante.
Il giudizio da parte sindacale su questo incontro è rimasto in sospeso, alla luce del nuovo tavolo che è già stato convocato per il 7 settembre al Mise, con l’auspicio che in quella occasione sarà finalmente possibile individuare la strada da percorrere per rilanciare l’attività produttiva della Jp. C’è anche la possibilità che la Jp Industries usufruisca di “agevolazioni pubbliche per sostenere il suo futuro piano di investimenti produttivi e di ricerca e sviluppo”. Lo ha detto Gianluca Ficco della Uim nazionale dopo l’incontro al Mise. Ma “resta cruciale trovare un accordo con le banche creditrici della ex Antonio Merloni entro il 31 dicembre”. Uilm e Cisl Marche chiedono il massimo impegno di Governo e Regioni anche per la revisione dell’accordo di programma per l’area ex Antonio Merloni. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Paolo Di Giovine: “L’auspicio è quello di ricevere buone notizie nel corso dell’incontro del 7 settembre, in modo tale da poter dare un futuro all’azienda anche attraverso un accordo di programma su ricerca e innovazione”.