GUALDO TADINO – Un ritrovamento che stupisce e commuove nello stesso momento. Il volto di Daria Rubboli, mai ben visibile nelle immagini esistenti, è ora svelato in una foto finora inedita.
Daria Vecchi Rubboli è sicuramente una delle figure più importanti nella storia della manifattura Rubboli di Gualdo Tadino. Moglie di Paolo Rubboli, Daria nacque a Fabriano nel 1852. Fu lei che alla morte del capostipite Paolo riuscì a portare avanti e a tramandare, con tenacia, la produzione di maioliche a lustro che oggi sono ospitate nel Museo Opificio Rubboli.
La sezione a lei dedicata è una delle più apprezzate dal pubblico, sia per le sue interessanti vicende personali, sia per la delicata impronta femminile che vi si percepisce. Purtroppo però non era mai stato possibile vedere il volto di Daria, poiché nessuna fotografia ci aveva fatto ben vedere il suo volto, la sua fisiognomica e capire, perciò, chi fosse questo personaggio femminile così particolare per i suoi tempi. Nella prefazione al libro di Marinella Caputo “La manifattura Rubboli – Storia e arte dell’opificio gualdese di maioliche a lustro”, Maurizio Tittarelli Rubboli, suo pronipote, così scrive: ”Ricordo una vecchia foto – dei primi del ’900 – con una elegante Daria in posa con il vestito della festa, seduta su una poltrona con i suoi figli adolescenti intorno. Chissà che fine avrà fatto”.
Ebbene, oggi quella foto è stata ritrovata dalle nipoti di Alberto Rubboli, Emanuela e Cristina Baldassini che l’hanno donata al museo. Vi appare una Daria già anziana circondata dai figli del suo primogenito Augusto – che morì nel 1931 in circostanze tragiche – ed è databile intorno al 1920. Finalmente si è riusciti a dare un volto ad una donna così particolare per i suoi tempi e così importante.