Era l’aprile del 1975 quando Domenico Garofoli mise a disposizione dei suoi amici radioamatori un trasmettitore da 1,5 watt che racchiuse dentro un elegantissimo involucro di legno. Lui ancora non lo sapeva, ma da quella piccola cassetta sarebbe uscita la voce narrante della storia moderna di Gualdo Tadino. In una capanna in lamiera nel quartiere di San Rocco, di proprietà di Giuseppe Marcacci, Radio Tadino venne così alla luce, grazie a quel trasmettitore e a una fonovaligia. La seconda “radio libera” (così venivano definite all’epoca) nata in Umbria e oggi la più longeva di tutta la regione.
Poco dopo arrivò il trasferimento nella sede storica di viale Don Bosco, nei locali di una ex lavanderia esterna dell’Istituto Salesiano. E lì Radio Tadino fece il salto di qualità e divenne un punto di riferimento per tutta la città: notiziari, approfondimenti, dirette dei consigli comunali, giochi, dediche e i primi programmi irriverenti. La radio iniziò anche ad uscire dagli studi: numerose le feste organizzate, indimenticabili quelle di Carnevale, o l’ideazione di gare sportive, come la Svicolata. Nacquero spettacoli che sono rimasti nella memoria di tanti, “E…state con noi” su tutti.
A metà anni Ottanta un altro cambio di sede, presso gli studi di via Biancospino che segnarono una svolta importante per la maturità della radio e anche per la tecnologia. Arrivò il picco degli ascolti, certificato da una indagine Doxa che vide Erreti la quarta radio in Umbria per audience.
Il terremoto del 1997 vide Erreti quale strumento indispensabile per informare costantemente e in tempo reale la cittadinanza sulle decisioni prese delle autorità sullo stato di emergenza.
Nel 2013 l’ultimo trasferimento: Radio Tadino entra nel cuore della città con i nuovi studi di Piazza San Francesco. All’FM si è aggiunto da qualche anno lo streaming e tra poco l’emittente si avvarrà della qualità del DAB+ (Digital Audio Broadcasting).
Però il cuore è rimasto e rimarrà sempre quello. Quello romantico delle dediche scritte a mano, quello vintage del vinile che fruscia, quello rivoluzionario di chi non si accosta alle mode.
Sabato 1 agosto alle 21,30 in piazza Martiri Radio Tadino vuole festeggiare con la sua città i suoi primi 40 anni. Perché la propria storia è un pezzo di quella gualdese.