Aveva detto che sarebbe stata la sua prima e unica partecipazione. Fabrizio Evangelisti lo scorso anno aveva preso parte all’Embrunman, la gara di triathlon distanza Ironman più dura del mondo. Made in Gualdo aveva raccontato la sua impresa: 3,8 km. a nuoto, poi 186 km. in sella alla bici salendo verso il Colle dell’Izoard, una delle vette più famose del Tour de France, e, dopo una discesa “ardita”, una “passeggiata” di 42,2 km, la maratona. Il tutto senza un attimo di pausa, fino allo sfinimento. Fabrizio, con non poche difficoltà, era arrivato in fondo. Per questo motivo la disciplina viene definita Ironman. Bisogna essere d’acciaio solo per arrivare al traguardo.
Aveva perciò promesso a se stesso che non ci sarebbe stato un bis. Ma quando gli è arrivata la proposta di indossare la maglia per la lotta alla fibrosi cistica nella gara più dura al mondo, non ha saputo dire di no. Così il 15 agosto Fabrizio Evangesti sarà di nuovo sulle Alpi francesi come “uomo d’acciaio” e sosterrà la lotta alla fibrosi cistica sensibilizzando alla raccolta di fondi che finanzieranno progetti di assistenza, di ricerca e le attività del Centro Regionale Fibrosi Cistica che ha sede presso l’ospedale di Branca.
Come lo stesso Fabrizio racconta su correreaperdifiato.it, ha deciso di partecipare nuovamente a questa gara dopo aver conosciuto una persona affetta da fibrosi cistica che gli ha parlato degli aspetti più duri della patologia, una sfida quotidiana contro montagne ben più alte di quelle scalate fino ad ora da Fabrizio. Proprio per dare visibilità alla malattia Fabrizio ha deciso di affrontare di nuovo questa sfida, invitando tutti a contribuire come compagni di squadra a distanza per “far parlare di chi non può scegliere di non avere paura”.
E’ possibile sostenere Fabrizio e la sua impresa sul sito correreaperdifiato.it oppure sulla pagina Facebook “Correre a perdifiato”