Il MoVimento 5 Stelle attacca l’amministrazione comunale di Gualdo Tadino e l’Ati 1 per la politica intrapresa sulla gestione dei rifiuti. Nel mirino dei pentastellati gualdesi è finito il contratto, definito “capestro”, tra Ati 1 e Comune di Gualdo Tadino che prevede una “durata di 15 anni senza nessuna possibilità di recesso e senza contemplare nessuna autonomia per i comuni aderenti. Fin dalle prime deliberazioni dell’Ati 1 del settembre 2014 e nel successivo Consiglio Comunale di fine ottobre fu subito evidente che nessuno dei cambiamenti tanto sbandierati in campagna elettorale sarebbe stato realizzato”, sottolineano i grillini.
Il M5S gualdese evidenzia che “lo smaltimento dei rifiuti differenziati, per il nostro comune ha un costo che si aggira sui 20mila euro al mese, per non parlare dell’indifferenziato. Non si sta facendo nulla per limitare la produzione di rifiuti, non esistono ancora centri per la riparazione e il riuso; non è stato implementato nessun sistema di partecipazione/educazione che sensibilizzi i cittadini, attori principali per la riuscita di una sana politica di gestione dei rifiuti; la Tari, ridotta di circa 10-15 euro l’anno per ogni nucleo familiare, continua però a non tener conto della virtuosità dei cittadini, che pagano quindi lo stesso importo, sia che facciano la raccolta differenziata, sia che non la facciano. La tariffazione puntuale è un punto fondamentale, se si vuole percorrere la strada della Strategia Rifiuti Zero, oltre al fatto che sarebbe giusto e doveroso introdurre criteri di premialità per i cittadini più virtuosi.”
Per queste motivazioni il M5S non ha partecipato al consiglio comunale di venerdì scorso che aveva come unico punto in discussione la modifica dello statuto della società Esa SpA, necessaria per permettere all’azienda di partecipare alla gara per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti dell’Ati 1.