Il 3 agosto scorso, durante l’inaugurazione della mostra “I pittori dal cuore sacro” nella chiesa di San Francesco, Vittorio Sgarbi aveva annunciato il suo impegno per un altro prestigioso taglio del nastro a Gualdo Tadino: l’esposizione di alcune opere di Antonio Ligabue, uno dei più geniali e originali artisti del Novecento italiano. Questo a coronamento del percorso sull’arte naif da tempo messo in campo dal Polo Museale cittadino. Ora la conferma arriva dal sindaco Massimiliano Presciutti: «Stiamo lavorando, anche coinvolgendo la Regione, per riuscire a portare a Gualdo un evento culturale di tale portata già nella prossima primavera».
TANTI VISITATORI – In questi giorni di agosto, specialmente dopo l’apertura della mostra curata da Sgarbi nella chiesa di San Francesco, il connubio turismo-cultura sta funzionando in modo particolare. Sia il primo cittadino che la direttrice del Polo museale, Catia Monacelli, hanno espresso soddisfazione per il grande successo di pubblico e consensi della mostra-evento. Secondo i dati forniti dagli operatori, nei musei cittadini sono state 1.026 le presenze registrate dal 3 al 21 agosto. Questo grazie anche alla formula “Un solo biglietto tanti musei” dal costo di 6 euro, con il quale è possibile visitare la mostra nella chiesa di San Francesco, il Museo dell’Emigrazione, il Museo archeologico sugli Antichi Umbri, il Museo della Ceramica, il Museo opificio Rubboli e il Museo civico Rocca Flea.
MUSEO RUBBOLI PIU’ RICCO – Il Museo Rubboli, inaugurato nel gennaio scorso, in questi giorni si è inoltre arricchito di un nuovo reperto dei primi del Novecento, ossia la fotografia – finora non disponibile – di una delle figure più importanti nella storia della manifattura, Daria Vecchi Rubboli, che alla morte del marito Paolo riuscì a portare avanti e a tramandare, con tenacia, la produzione di maioliche a lustro che oggi sono ospitate nel museo. Grazie al ritrovamento dell’immagine da parte di Emanuela e Cristina Baldassini, nipoti di Alberto Rubboli, la foto è ora inserita nel percorso.
CASA CAJANI MOLTO VISITATA – La sezione museale dedicata agli Antichi Umbri a Casa Cajani, che è stata invece inaugurata un mese fa, è già molto visitata. La raccolta ricostruisce la storia dei Tarsinati, così vengono chiamati nelle Tavole Eugubine gli Umbri del territorio gualdese, che abitavano a quel tempo Colle i Mori. Una porzione del materiale proviene da ricerche fatte eseguire sul colle, ove sorgeva un importante centro urbano umbro databile dalla fine del VI secolo a tutto il III secolo a.C.
SGARBI AMBASCIATORE – Del progetto culturale e turistico, promosso dal Comune e del Polo museale se ne sta facendo particolare ambasciatore Vittorio Sgarbi. Oltre alla presenza di ben tre opere locali all’Expo 2015, il critico d’arte sta rilanciando il territorio e le sue bellezze anche durante i suoi interventi nei salotti televisivi nazionali. In questi ultimi giorni, ha citato Gualdo Tadino e le sue opere d’arte dalle telecamere di Rai Uno e La 7 durante le trasmissioni “Effetto Estate” e “In Onda”.