L’Istituto Superiore Casimiri ha ospitato il 28 settembre scorso il progetto “Back to school”. Si tratta di un’iniziativa dell’Unione Europea volta a sensibilizzare gli studenti sui temi legati all’Europa. A tenere questo incontro, rivolto alle quinte classi, ha preso parte un funzionario europeo che, come prevede il progetto, è tornata per un giorno nella scuola secondaria secondaria superiore che ha frequentato.
Il “volto” dell’Europa per il “Casimiri” è stato quello di Sara Anderlini, da diversi anni funzionaria Ue a Bruxelles. Un modo per tornare sui vecchi banchi di scuola, ma anche per illustrare agli studenti i motivi della sua scelta professionale, delle sfide e delle opportunità che comporta il vivere e lavorare fuori dall’Italia. Ma anche un modo per far conoscere l’Unione Europea e per aprire nuovi orizzonti ai ragazzi.
Nell’ultimo numero di Made in Gualdo potete leggere una intervista a Sara Anderlini che racconta il suo percorso professionale partito proprio dal “Casimiri”
Questo il commento alla giornata che ci ha rilasciato in esclusiva la dottoressa Anderlini.
L’EUROPA A SCUOLA – L’incontro con gli studenti dell’ultimo anno dell’Istituto “Raffaele Casimiri” di Gualdo Tadino ha superato ogni mia aspettativa. La partecipazione stata ampia (oltre cento alunni in totale) al punto che si e’ dovuto suddividere la mattinata in due tranches distinte, in modo da dare a tutte le classi la possibilità di partecipare. La curiosità e il genuino interesse da parte dei ragazzi è stato visibile fin da subito, e direi che ha senz’altro smentito il luogo comune che vede le giovani generazioni distratte e poco coinvolte. Tutti (e sottolineo tutti) i ragazzi del Casimiri sono stati estremamente educati e partecipi, e non hanno avuto alcun timore di approfittare di questa occasione per fare domande, esprimere i loro dubbi e confidare le proprie aspettative sul futuro.
UE VICINA O LONTANA? Durante questa lunga chiacchierata ho avuto l’ennesima conferma di quanto l’Europa e le sue istituzioni possano apparire lontane a chi vive e cresce in realtà di provincia come Gualdo. Lo scarso appeal che le istituzioni europee hanno sui giovani (e che troppo spesso si tramuta diffidenza e scetticismo) è dovuto semplicemente a una informazione scarsa, pressappochista o il più delle volte totalmente assente. Questo fa sì che si alimentino luoghi comuni e che si generino timori infondati nei ragazzi che invece rappresentano il futuro dell’Europa. Da parte mia, ho cercato soprattutto di infondere fiducia in questi studenti, perché ciò che si percepisce è quasi un complesso di inferiorità che la maggior parte dei giovani gualdesi ha verso i loro coetanei di altre nazioni.
Nonostante siano consapevoli di essere dei validi studenti e di avere degli insegnanti estremamente capaci, tendono comunque a considerarsi non all’altezza di partecipare alla costruzione dell’Europa in prima persona. Nulla di piú falso: ció che li differenzia dagli altri studenti europei e’ semmai una certa mancanza di motivazione. Ho loro ribadito piú volte che uno studente finlandese, belga o tedesco non è affatto più intelligente o più studioso di uno del Casimiri: semplicemente è stato educato fin da piccolo a giocare le proprie carte senza paura di fallire, e in caso di fallimento a tentare ancora, e ancora.
VIAGGIO STUDIO A BRUXELLES – E’ stata quindi una grande soddisfazione vedere nei volti di questi ragazzi la sorpresa quando si sono resi conto ad esempio che una carriera lavorativa nelle istituzioni europee rappresenta tutto fuorché una opportunità remota per loro. Con la Preside Cencetti e con gli altri docenti e’ stata già presa in considerazione la possibilità di un viaggio di studio degli alunni a Bruxelles presso le istituzioni europee, e i ragazzi si sono detti entusiasti dell’idea. Sarò quindi felice di mettermi a loro disposizione, e spero che questa idea si concretizzi al più presto.
INCONTRO CON I GENITORI – Un’altra nota interessante e’ stato l’incontro che ho avuto in serata con i genitori degli alunni delle prime classi. Parlare di Europa agli adulti è spesso più spinoso che farlo con i ragazzi, perché la confusione in materia di politiche europee è davvero enorme (complice anche la colpevole carenza dei mezzi di informazione). Ho cercato quindi innanzitutto di persuadere i genitori a coltivare le ambizioni dei loro figli e a riconoscere i loro talenti, ma mi sono anche raccomandata di non viziarli con comportamenti iper-protettivi. Questo perché sebbene sia comprensibile che un genitore tenda a proteggere e a coccolare il proprio figlio, alla lunga ciò finisce per alimentare insicurezze anziché rafforzare l’autostima dei ragazzi, portandoli spesso a gettare la spugna ancor prima di aver tentato. Per i ragazzi di oggi è invece essenziale avere una chiara consapevolezza delle loro capacità, ma anche di come queste possano risultare utili alla collettività che li circonda. Nel momento in cui avranno presente che realtà va ben oltre i confini di Gualdo e che il loro contributo è da considerarsi essenziale e non è una sorta di optional, avranno davvero fatto onore alla loro città.
Viste le premesse, sono davvero fiduciosa che le giovani leve del Casimiri ce la faranno e che Gualdo potrà essere orgogliosa di loro, come lo è dei loro bravissimi insegnanti.