“Un parco e aule didattiche alla Rocchetta”

di Mario Anderlini

Mara Loreti, responsabile del Wwf di Gualdo Tadino, è da sempre un’attenta guardiana del sistema ambientalistico locale. Da tempo non è più sola in questa che ha sempre le caratteristiche di una battaglia contro, spesso, ciclopi.

Ho notato che il Wwf sta riprendendo un impegno più presente verso le problematiche ambientali locali che, con il disastro della gola della Rocchetta, è diventato anche drammatico.
Stiamo aprendo una serie di incontri sia con la società Rocchetta che con l’amministrazione comunale e Regione per esporre le nostre proposte e osservazioni circa il progetto presentato dalla Rocchetta. La linea del Wwf, a livello regionale, è quella di riqualificare quell’ambiente finalizzandolo, soprattutto, a migliorare il nostro territorio (in specie quell’area) pensando ad un veicolo di turistico-ambientale finalizzato alla creazione di una associazione di lavoro, con nuove figure professionali, con un pensiero alle nuove occupazioni giovanili per vivere l’ambiente, soprattutto nel nostro territorio.

Ma non penso vi sentiate soli in questa nuova via del lavoro, soprattutto giovanile.
Ormai è questo il futuro a livello planetario. Un futuro che possa acquisire una capacità progettuale al fine di reperire fondi da enti nazionali e comunitari per migliorare la vivibilità e l’economia del nostro territorio, nonchè offrire professionalità ai nostri giovani. Questo ci lascia molto sperare anche per un rilancio turistico nella nostra città. Da sempre il Wwf si è indirizzato verso questi aspetti, è fuorviante definirci coloro che vorrebbero mettere la natura sotto una cupola protettiva. È ormai una prerogativa proiettarsi verso questi valori a fine pratico. E possiamo farlo noi che “abbiamo davvero a cuore la salvaguardia dell’ambiente”.

In sostanza, cosa chiedete? Cosa proponete nella vostra relazione?
Un parco cittadino dove davvero la gente possa vivere l’ambiente. Il fine della riqualificazione deve essere ben chiaro. Intanto un centro di riabilitazione ambientale con aule didattiche per fare attività con le scuole, come avviene in altri centri per tutto l’anno. Aule didattiche, individuazione di tutti i sentieri tematici: botanici, paleontologici, geologici, faunistici. Oltre al percorso dell’acqua. Abbiamo anche chiesto di creare percorsi fluviali nei vari corsi della città, e la loro riqualificazione. L’attività didattica, però, deve anche essere estesa alle università e a tutte le scuole dell’Umbria e delle regioni confinanti. Quanto da noi sostenuto è stato anche accolto e inserito dal Consiglio comunale gualdese nella delibera che approva il progetto Rocchetta dello scorso giugno.

Quindi scacciati ormai i vecchi stereotipi sieti scesi davvero dentro la società.
Il Wwf non blinda le risorse naturali ma si adopera per un corretto indirizzo delle stesse a fini non speculativi. Deve essere nostra cura non esaurire le risorse. Sono le stesse risorse che ci hanno dato lavoro, vita, progresso. Siamo invece contrari al consolidamento roccioso: non possiamo retare tutte le montagne del mondo. La natura, se non violentata, deve poter espletare il suo corso. Per esempio, l’unica faggeta esistente nella Valle del Fonno non è stata tagliata da trenta anni, non c’è stato alcun progetto di riqualificazione ad alto fusto, ma sicuramente ciò ha determinato una notevole infiltrazione di acqua nelle sorgenti. È stato quindi un successo notevole ottenere la cessazione del taglio. Ciò realizza quindi un ruolo diverso e più efficace per la salvaguardia del sitema idrogeologico. Quel bosco ha un valore che va decisamente oltre il legnatico.

Alla fine del nostro incontro Mara Loreti si auspica una più attenta interconnessione tra le varie realtà locali che attendono all’unico scopo di guardare all’ambiente con una maggiore e più puntuale attenzione. “Le divisioni – afferma Loreti – sono propedeutiche solo a chi vuole sfruttare la natura ai soli scopi individuali.”

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Redazione Gualdo News
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