Ex Merloni, scaduta la mobilità

una manifestazione di protesta degli operai

Da oggi un centinaio di lavoratori della ex Merloni non riceveranno più l’assegno di mobilità. E’ infatti scaduta questa forma di ammortizzatore sociale per i dipendenti appartenenti alla fascia   d’età che va dai 30 ai 40 anni. Una sorte, se non cambieranno le condizioni attuali, che spetterà   a tutti gli 450 dipendenti dell’ex colosso degli elettrodomestici.

Su tutto pende inoltre la spada di Damocle rappresentata dalla  sentenza della Cassazione sul ricorso presentato da un pool di banche contro la vendita della Merloni alla JP di Giovanni Porcarelli e che nei precedenti gradi di giudizio hanno ricevuto un verdetto favorevole.

L’obiettivo, al quale si sta lavorando al ministero per lo Sviluppo economico, è quello di raggiungere un accordo extragiudiziale tra banche, commissari e JP. «Il rischio – commenta il consigliere regionale Andrea Smacchi è che l’esito sia negativo e che vengano messe in discussione anche quelle poche certezze date dalla Jp Industries”. Per questo l’esponente politico si appella a lavoratori, sindacati istituzioni affinché ognuno faccia la propria parte per trovare una soluzione.

La Regione Umbria in collaborazione con la Regione Marche e le strutture tecniche del ministero dello Sviluppo economico – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli –  prosegue l’attività per l’avviamento delle nuove misure finalizzate al sostegno degli investimenti nei 17 comuni umbri compresi nell’area di crisi della  Merloni  in amministrazione straordinaria”.

L’assessore sottolinea  che con decreto ministeriale del 9 giugno 2015 sono stati stabiliti i termini, le modalità e le procedure per la presentazione delle domande di accesso, nonché i criteri di selezione e valutazione.  “La materiale attivazione delle procedure ricade sotto l’esclusiva competenza dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’Impresa – ‘Invitalia Spa’, con sede a Roma e vigilata dal ministero dello Sviluppo economico – sottolinea Paparelli –  Di conseguenza, solo ad Invitalia  ed alle sue strutture tecniche competono le azioni di attivazione degli specifici avvisi pubblici, l’acquisizione delle richieste da parte delle imprese, la valutazione dei progetti e la concessione dei finanziamenti. In base a tutto ciò, la Regione invita tutti i soggetti interessati, imprese e lavoratori, a seguire la vie ufficiale nell’interlocuzione con i soggetti istituzionali e della rappresentanza sociale a garanzia dell’affidabilità delle risposte e delle procedure amministrative, nonché per la tutela degli interessi collettivi ed individuali“.

 

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Redazione Gualdo News
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