Continua la polemica a distanza sul nuovo progetto che riguarda piazza Mazzini e la sua trasformazione in parte in parcheggio. Il sindaco Massimiliano Presciutti aveva definito “inspiegabile” la raccolta firme con la quale si intende stoppare l’iniziativa dell’amministrazione comunale, dicendosi disponibile al confronto. Puntuale è arrivata la risposta di una delle due cittadine promotrici, Deliada Mataloni.
“Mi sento chiamata a rispondere a Massimiliano Presciutti, insieme alla mia amica (Simonetta Minelli, ndr) – riporta la nota – in quanto coinvolte in prima persona nella “inspiegabile” raccolta di firme per garantire ai gualdesi la possibilità di fruire di una bella piazza, quale quella di piazza Mazzini. Non ci sembra di essere “visionarie” e per noi le parole hanno un significato e, siccome con le parole abbiamo lavorato, non è stato difficile trarre deduzioni. La nostra informazione è partita quel 17 Settembre 2015, data in cui si presentava ufficialmente la bozza di project-financing seguita dall’informazione di Gualdo News e confermata dal vicesindaco in una trasmissione televisiva.
Le conclusioni arrivano da sole: siccome noi gualdesi ci siamo spesso ritrovati con delle opere peggiorative per la città, abbiamo pensato di fare qualcosa e, da cittadine libere e coscienti, abbiamo ideato una raccolta di firme “perché prevenire è meglio che curare” (8 ottobre ’15 piazza del mercato).
Riteniamo questa azione democratica e la perseguiremo con tenacia, convinte e certe che le posizioni in campo possano essere diverse così come è stato lo scorso anno quando abbiamo portato avanti una battaglia che ci vedeva vicini di progetti ed intenti. Poi sarà quello che sarà. Importante è che se ne parli e si discuta di questo iter progettuale prima che diventi esecutivo. Il “presupposto” è stato quindi raggiunto: “Se avete intenzione di fare un parcheggio, mezzo parcheggio e/o quant’altro, ascoltate anche la gente”; molti gualdesi vogliono la piazza per riappropriarsi dei propri spazi ed essere tutelati come le pietre della città dalla politica (Polis-città-cittadino) che deve “pensare la città “nel suo insieme”.