GUALDO TADINO – Duro l’intervento del Comitato per la difesa del Rio Fergia sulla questione delle concessioni a Rocchetta SpA. Il comitato, da anni attivissimo nella lotta a difesa dell’acqua pubblica, ricorda in primis la conclusione della vicenda Rocchetta – Idrea – pozzo di Corcia, che ha siglato un risultato 7-0 per quanto riguarda le sentenze a loro favore.
“Credevamo che, dopo quella vicenda – dicono dal Comitato – su questo territorio per l’acqua si fosse scritta la parola fine, anche e soprattutto perché ha visto noi cittadini trionfare in ogni sede, ordine e grado di giudizio, sulla scorta di incontrovertibili, quelli sì, dati tecnici, giuridici, del diritto e della scienza. Il risultato più che tennistico delle sentenze a nostro favore, avrebbe indotto chiunque a porre fine agli appetiti, evidentemente troppo forti, delle depredazioni incondizionate dei nostri bacini idrici. Invece sembra non essere così”.
Il comunicato stampa fa dapprima un resoconto storico della storia delle attività dell’azienda insediata ormai da tempo Gualdo Tadino. Dalla scissione con Fiuggi all’acquisizione dei marchi Uliveto e Rocchetta. Dalla negazione delle concessioni amministrative per l’utilizzo della sorgente Idrea nel comune di Tonadigo, comprensorio di San Martino di Castrozza, alla vicenda dei pozzi di Corcia e Rigali.
“Sappiamo tutti il risultato finale – dicono dal Comitato – Abbiamo impedito lo scempio che si voleva perpetrare. I paletti messi dalle sentenze del TAR, del Consiglio di Stato e del Commissariato agli Usi Civici di Roma, costituiscono una invalicabile giurisprudenza in materia. Ricordiamo che è grazie alle nostre ricerche, se la Comunanza Agraria dell’Appennino Gualdese è riemersa, malgrado i magheggi inutilmente tentati per la sua soppressione e il conseguente disconoscimento. E’ grazie alla nostra intuizione che alcuni frontisti delle Stradelle hanno impedito la realizzazione delle condotte. Stante il risultato a tutti visibile della gola della Rocchetta, si è impedito un altro disastro ambientale che avrebbe pregiudicato l’uso delle strade stesse e soprattutto degli uliveti, anch’essi risorsa del territorio, che danno modo a tanti Gualdesi di ottimizzare l’olio con un elevato grado di qualità ed immagine.
E’ di queste ore la notizia che vede Arpa Umbria promotore di un Convegno sulle tematiche dei cambiamenti climatici, con la presenza del meteorologo Luca Lombroso, il quale ha illustrato scenari prossimi e futuri con conseguenze a dir poco allarmanti. Ebbene, l’Arpa da una parte si fa promotrice di queste iniziative e di comunicati stampa sempre di tal tono e dall’altra, con grande leggerezza e superficialità concede “perché non c’è problema“, maggiori prelievi alla Rocchetta Spa. Non solo, in tale convegno l’assessore Cecchini ha dichiarato che la Regione Umbria è impegnata a tutelare le risorse idriche. Con quale faccia? Questo modo di fare politica è ormai arcaico e va spazzato via. I nuovi artefizi e raggiri in corso, non porteranno da nessuna parte ed incitiamo per questo i nostri amici componenti della Comunanza e gli Utenti tutti, a ricorrere in ogni opportuna sede e luogo.
Qualora sarà richiesto, il nostro contributo non mancherà, forti della esperienza vissuta e soprattutto vinta! Un rimprovero particolare lo rivolgiamo al sindaco di Gualdo Tadino, il quale si riempie la bocca per la tanto sbandierata partecipazione creata intorno a questa vicenda. Ci risulta che abbia invitato 35 tra associazioni e Pro Loco legate a queste tematiche, tra le quali alcune fantomatiche e mai presenti in altre vicende. A noi risulta invece che le Associazioni e le Pro Loco del nostro comune sono molte di più. Non vogliamo pensare che gli inviti sono stati rivolti solo per simpatia, visto che né il nostro Comitato, né tanto meno la nostra Pro Loco, sono stati minimamente interpellati. Eppure gli indirizzi il primo cittadino li conosce bene, visto che ci scrisse una lettera il 23 agosto 2011, ovvero appena dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 4 agosto di quello stesso anno, quale estremo tentativo per una “mediazione”.
“A sentire lui – concludono da Boschetto – di questi argomenti non se ne sarebbe mai occupato in passato. Evitiamo la pubblicazione integrale della missiva solo per quel senso di rispetto e di educazione che ancora ci appartiene, nonostante tutto. Tutto questo per doverosa informazione verso i concittadini di Gualdo, ai quali diciamo: aprite gli occhi! Caro sindaco, come vede la vicenda la stiamo seguendo, eccome! Anzi, ancora più presenti e vigili che mai.”