La vittoria mancava dal 20 settembre. E’ tornata nella partita più difficile, quella contro la capolista Jolly Montemurlo. Da allora sono passati quasi due mesi e nel frattempo per il Gualdo Casacastalda era arrivato il penultimo posto in classifica e le dimissioni di Omar Manuelli.
Ieri Menchinella e compagni si sono ritrovati come d’incanto, a dimostrazione che spesso il cambio di allenatore non incide tanto sulla tattica (almeno inizialmente), quanto sulla testa dei giocatori. Bocchini è stato bravo a tirar fuori le motivazioni e anche a piazzare un 4-4-1-1 che ha concesso pochissimo a un attacco atomico come quello del Jolly Montemurlo, meritando il successo non solo per le occasioni create (oltre al gol, il Gualdo Casacastalda ha colpito una traversa a portiere battuto con Menchinella e creato almeno altre quattro nitide palle gol sventate dal portiere Biagini, decisamente il migliore dei suoi), ma anche e soprattutto per un atteggiamento aggressivo, fatto di pressing, raddoppi continui e tanta attenzione.
In questi casi bisogna mettere sul piatto della bilancia se e quanto gli avversari ci hanno messo del loro. E’ possibile che la capolista abbia affrontato questa partita con una certa sufficienza. Certo, a leggere freddamente i numeri, per i toscani la trasferta in Umbria avrebbe dovuto rappresentare poco più di una passeggiata, ma il Gualdo Casacastalda, sotto il profilo del gioco (tranne che nella prestazione di Colle Val d’Elsa) non è stato mai messo sotto da nessuno. Agli umbri è bastato alzare ulteriormente i ritmi e darsi un assetto tattico “tranquillo” per portare a casa un successo che, se ben capitalizzato, potrebbe valere oro, soprattutto sotto il profilo del morale.
Difficile trovare ieri il migliore del Gualdo Casacastalda. Villanova ha messo dentro il quinto centro stagionale con un gol per nulla facile e sfiorandone altri due, sventati dalla bravura di Biagini. Non si possono però non evidenziare le prestazioni di Stoppini, inesauribile dal primo al 95′, che a centrocampo è stato un autentico mastino ma sempre con grande lucidità, e quella della coppia centrale Sgambato-Palazzi che non ha concesso nulla a due attaccanti potenzialmente devastanti quali Improta e Molinari.