Le abitazioni di due stranieri (uno di 30 e l’altro di 36 anni) residenti nella zona di Gualdo Tadino sono state perquisite dai poliziotti della Digos che martedì mattina hanno sequestrato computer, telefonini e schede sim. L’indagine punta a verificare se i due abbiano avuto contatti con la cellula terroristica smantellata a Brescia. La loro posizione verrà definita in seguito alla conclusione degli esami sul materiale sequestrato e su quanto accertato dalla polizia postale.
Il sospetto è che attraverso Facebook i due operai, in regola con il permesso di soggiorno, fossero in contatto con i principali indagati dell’inchiesta “Van Damme” coordinata dalla procura di Brescia.
Riporta La Nazione: Ciò che è emerso fino a questo momento, anche grazie alle prime indagini del commissariato di Foligno (diretto da Bruno Antonini), è il rapporto di conoscenza e frequentazione dei due, residenti in due appartamenti diversi. Restano da capire le loro reali intenzioni riguardo la frequentazione di quella pagina Facebook «Con te o senza di te il Califfato è tornato», sulle quali si sono concentrate le attenzioni investigative dei magistrati di Brescia. Semplice curiosità oppure qualcosa di più pericoloso? In Kosovo sono state arrestate quattro persone che inneggiavano alla guerra santa e all’odio razziale.”
Il Corriere dell’Umbria: “Possono bastare quelle “conversazioni” con i kosovari che inneggiano all’Isis per rendere lo scenario inquietante? I macedoni rintracciati sono dei semplici simpatizzanti o reclutatori? “Hanno manifestato la voglia di aderire a tutto questo – viene rimarcato dalla questura – ma servirà del tempo per avere un quadro completo della situazione. Poi la palla passerà all’autorità giudiziaria di Brescia, chiamata a stabilire nei loro confronti la giusta misura”. Certo è che questi ultimi fatti che toccano l’Umbria non possono che creare qualche timore in più. Con il livello di guardia che sarà destinato ad innalzarsi. E già si parla di altri kosovari tenuti sotto controllo a Perugia proprio nelle ultime ore.”