Non accenna a rallentare la crisi del mercato immobiliare, oramai una costante da oltre otto anni. Soltanto l’aumento dei cartelli Vendesi o Affittasi, che appaiono come funghi su porte e vetrine della città, sarebbe sufficiente a certificare questo stato di cose. Adesso è arrivata anche la relazione trimestrale sull’andamento del mercato immobiliare della Direzione Centrale Osservatorio Mercato Immobiliare e Servizi Estimativi dell’Agenzia delle Entrate.
Il periodo preso in esame è il primo trimestre 2015, rapportato al primo trimestre del 2014, e la macroarea in cui rientra anche Gualdo Tadino segna il peggior risultato di tutta la regione. A fronte di un calo delle compravendite a livello regionale del -7,7% e a livello provinciale del -5,2% la macroarea eugubino-gualdese registra un -19,4%. La quotazione a metro quadro resta sostanzialmente stabile anche per l’eugubino-gualdese che con 873 euro al mq, ma rimane ancora ben lontana dalla media provinciale di 1.120 euro.
All’interno della macroarea i due comuni più importanti registrano un risultato simile per quanto riguarda la variazione di compravendite, -14,3% a Gualdo Tadino e –16,3% a Gubbio, mentre è notevole la differenza per quanto riguarda il valore per metro quadrato: 1.000 euro a Gubbio e appena 802 a Gualdo Tadino.
In attesa di tempi migliori non resta che prendere atto di come il mercato immobiliare risulta essere una chiara cartina di tornasole dello stato comatoso in cui versa l’economia locale.