Banca Etruria: “Il Comune si costituirà parte civile”

Con un collegamento da Gualdo Tadino, effettuato da piazza Garibaldi davanti alla sede dell’istituto di credito, le telecamere di “Dalla vostra parte” di Rete4 hanno portato alla ribalta quanto abbia inciso anche nel territorio della Fascia Appenninica la vendita, da parte di Banca Etruria, delle ormai famigerate obbligazioni subordinate. Presenti anche i sindaci di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, e di Sigillo, Riccardo Coletti.

Coletti ha evidenziato come Sigillo sia, in rapporto alla popolazione, il comune più colpito: “In una realtà di 2.500 abitanti sono andati in fumo due milioni e mezzo di euro.” A Gualdo Tadino sarebbero cinque i milioni bruciati.

Presciutti ha polemizzato con lo studio (dove si discuteva del conflitto di interessi) chiedendo di spostare l’attenzione sui risparmiatori rimasti senza soldi: “E’ uno spettacolo veramente indecoroso – ha detto il sindaco gualdese rivolgendosi a Del Debbio – Ci sono persone sul lastrico e qui ci si rinfaccia il conflitto di interessi.” Poi ha annunciato l’intenzione di valutare i presupposti per la costituzione di parte civile da parte del Comune di Gualdo Tadino qualora l’esposto presentato da Federconsumatori andasse a buon fine. “E’ questo un territorio che sta soffrendo – ha concluso Presciutti – non c’è soltanto questa vicenda, ma anche migliaia di disoccupati e una crisi industriale che fa paura.”

LA PUNTATA DI QUINTA COLONNA

E’ stata portata la testimonianza di un correntista che ha visto andare in fumo il t.f.r. del licenziamento di sua moglie: “Mia moglie ha perso il lavoro, ha preso la liquidazione e l’ha messa sul conto corrente. Ci hanno offerto delle obbligazioni con un rendimento del 2,75% dicendo che erano sicure come un libretto a risparmio. Non sapevo nulla di questi obbligazioni, poi abbiamo scoperto che erano subordinate. Ora mia moglie è disoccupata, i risparmi bruciati e il lavoro è una chimera.”

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Redazione Gualdo News
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