Crac Etruria: “I risparmiatori restino uniti”

Un appello all’unità degli ex obbligazionisti che hanno visto volatilizzarsi i propri risparmi investendo nei titoli della vecchia Banca Etruria e degli altri istituti di credito, è stato rivolto dal tavolo del convegno “Crac Banca Etruria: analisi e proposte”, svoltosi a Gualdo Tadino e organizzato dal Prc e da “Possibile Umbria”, con la partecipazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Rita Castellani, economista e docente presso l’Università di Perugia nonchè animatrice umbra del movimento di Pippo Civati, Marco Baldassarre, aretino ex M5S e ora di “Alternativa Libera”, e di Alessandro Petruzzi, presidente di Federconsumatori Umbria.

Sia Petruzzi che Ferrero hanno invitato i risparmiatori a viaggiare uniti e a non farsi prendere dal panico. “Questa vicenda è un fatto di enorme gravità che temo si ripeterà in futuro – ha detto l’ex ministro Ferrero – A chi ha perso i propri soldi deve essere restituito tutto. Lo Stato è in torto perchè a suo tempo tolse la separazione tra banche di risparmio e banche di investimento, creando tantissima confusione. Il sistema va riformato reinserendo questa separazione a tutela del risparmio, così come sosteniamo che le grandi banche debbano essere pubbliche. E’ inaccettabile che i dividendi vadano ai banchieri e delle perdite se ne debba far carico lo Stato o l’Europa, con i soldi che sono sempre dei cittadini.”

Gianluca Graciolini, introducendo il convegno, ha sottolineato come Gualdo Tadino sia stata un epicentro del crac di Banca Etruria, che una ventina di anni fa incorporò la Banca popolare gualdese e questa vicenda va ad accrescere le già enormi difficoltà di un territorio in profonda crisi.

Per Marco Baldassarre “vanno restituiti i risparmi a chi è stato truffato, agendo anche con il blocco preventivo del patrimonio degli amministratori, ma bisogna capire se c’è la volontà politica di farlo. Il fondo stanziato è del tutto insufficiente e gli emendamenti da me presentati in Parlamento, tra cui destinare parte degli utili di Banca Italia, uno dei responsabili della situazione attuale, per finanziare i rimborsi ai risparmiatori, sono stati bocciati dalla maggioranza.”

Rita Castellani ha messo in evidenza come, dal 2008 ad oggi, sia diminuita del 25% la capacità produttiva del Paese e come in Italia sia presente un sistema economico di tipo feudale, con una politica che favorisce la rendita a scapito degli investimenti. La vicenda di queste banche si inserisce in questo contesto. Quindi l’invito ai cittadini ad essere sempre più consapevoli.

Duro l’intervento di Alessandro Petruzzi di Federconsumatori, che ha chiesto di rendere pubblici i nomi dei componenti i consigli di amministrazione delle banche coinvolte, “anche di questo territorio”. Per Petruzzi sono “sospette alcune situazioni, come i contemporanei cambiamenti di sede di diversi direttori di filiale avvenuti il 22 novembre” (subito dopo l’emanazione del decreto cosiddetto “salvabanche”, ndr) o la vendita successiva di pacchetti di obbligazioni secondarie sul mercato secondario da parte di alcuni detentori. Abbiamo presentato e continueremo a presentare denunce ed esposti alle procure per truffa e stiamo valutando se ci sono gli estremi per un’azione risarcitoria nei confronti della Banca d’Italia – ha proseguito – A nostro avviso c’è continuità tra le vecchie e le nuove banche. Questo crac – ha concluso – oltre a creare situazioni drammatiche tra tanti risparmiatori, ha tolto soldi a possibili investimenti e soprattutto minato la fiducia della gente del nostro territorio.”

 

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Redazione Gualdo News
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