Dura presa di posizione di Roberto Morroni – capogruppo consiliare e vice coordinatore regionale di Forza Italia – dopo il consiglio comunale sulla Sanità.
” La demolizione di parte dell’ex Calai è una scelta scellerata e dannosa”, tuona così senza mezzi termini l’ex Sindaco che la decisione assunta dalla Giunta Presciutti la ritiene anche ” la cancellazione del progetto di sviluppo definito con il protocollo d’intesa del 2012 e con il relativo piano di valorizzazione dell’aprile 2013“, quale opportunità di crescita che avrebbe permesso a Gualdo Tadino di “conquistare un ruolo di primo piano nel panorama regionale sul fronte dell’offerta di servizi socio-sanitari, anche con significative e positive ricadute sul versante occupazionale”.
“Tutto questo – incalza Morroni – è stato maldestramente e sbrigativamente spazzato via con argomentazioni del tutto inconsistenti e improvvide, ribadite dal sindaco Presciutti con ostentata fermezza nel recente consiglio comunale aperto“. Dire, come ha sostenuto il primo cittadino, che si demolisce la struttura in quanto risulterebbe troppo oneroso procedere al suo consolidamento rappresenta, per il forzista Roberto Morroni, “un’argomentazione del tutto impropria per l’Amministrazione comunale in quanto gli immobili dell’ex Calai non sono proprietà del Comune, bensì della Regione sulla quale, pertanto, ricadrebbe l’onere economico dell’intervento di consolidamento”. E in tal senso, invece, secondo F.I., dovrebbe procedere un’Amministrazione comunale “autorevole e forte”.
Secondo l’ex Sindaco, attualmente ci si accontenta di trasferire nel Calai ciò che era previsto anche nei precedenti piani: centro di prevenzione e recupero cardiologico, centro socio-riabilitativo “Il Germoglio” e i servizi che già sono presenti).
“Lo scadimento rispetto ai contenuti del precedente accordo è grave ed evidente”, conclude Morroni annoverando la “scomparsa” dall’attuale progetto dei 10 posti del servizio, di rilievo regionale, Pac (problemi alcol correlati), i 12 posti del centro residenziale per disabili adulti gravi, il raddoppio dagli attuali 6 posti a 12 del centro diurno Alzheimer, l’aumento di 15 posti di residenza protetta (dai 50 posti odierni a 65) così come i 10 posti del centro diurno per minori.
Il capogruppo di Forza Italia annuncia pertanto che continuerà la battaglia affinché questa scelta non prenda forma.