Il consigliere comunale Brunello Castellani (Appello per Gualdo), oggi, ha scritto la seguente lettera pubblica all’amministratore delegato di Rocchetta S.P.A. Maurizio Bigioni:
“Gentile dr. Bigioni,
sono un consigliere comunale di Gualdo Tadino e, non avendo il piacere di conoscerla personalmente, mi rivolgo a Lei nella forma pubblica di una lettera aperta. La missiva, come può immaginare, attiene la nuova concessione e il progetto di recupero ambientale della Rocchetta. Ho affrontato i passaggi istituzionali che hanno interessato il Consiglio comunale sul tema, senza pregiudizi e con spirito libero, come testimonia anche la valutazione finale. Infatti, nella mia condizione di opposizione, sarebbe stato comodo esprimere un voto contrario e cavalcare dubbi e risentimenti che certo non mancano. Invece ho scelto l’astensione per segnalare l’importanza dell’investimento industriale proposto, in una stagione tanto difficile per la città, dal punto di vista sociale e delle possibilità di lavoro. Ma, al tempo stesso, con quel voto ho voluto manifestare l’insoddisfazione per quanto sottoscritto dal Sindaco nel “Protocollo d’intesa” che è del tutto inadeguato a tutelare l’interesse di Gualdo, sia per quanto attiene la futura disponibilità di risorse idriche, che la qualità dell’intervento di recupero e valorizzazione dell’area della Rocchetta.
Se ho scelto di rivolgermi direttamente a lei è perché credo che nella vicenda tutti i cittadini e le realtà economiche, sociali, politiche e culturali di Gualdo hanno coltivato almeno una speranza, quella di inaugurare una nuova stagione di collaborazione tra l’azienda e la città. Quello che è avvenuto dopo la concessione sembra, invece, andare in altra direzione. Mi riferisco al “tutti contro tutti” con ricorso anche della Rocchetta al TAR in relazione ai diritti di uso civico gravanti sul bacino imbrifero e alla previsione di concertazione “azienda – comune” per la definizione delle modalità di libero attingimento dalle fonti che sono, da sempre, pubbliche. Non entro nelle ragioni tecnico-giuriudiche, dico soltanto che una grande azienda come la Rocchetta ha tutte le possibilità di risolvere la questione usi civici e di restituire al comune, o meglio alla comunità gualdese, il diritto di decidere sui prelievi.
E vengo al motivo fondamentale che mi ha spinto a questa iniziativa inusuale, il progetto di valorizzazione dell’area, o oasi della Rocchetta. In tutte le occasioni che mi è stato possibile ho sottolineato l’esigenza di realizzare un progetto rigoroso e ambizioso dal punto di vista ambientale, storico e scientifico in grado di valorizzare veramente l’intera area, restituendola ai gualdesi e, soprattutto generando attrattività e sviluppo di iniziative economiche. Si, il recupero è importante, ma anche l’occasione è formidabile. Per Gualdo e per la Rocchetta.
Forse io sono un visionario, ma vedo l’esigenza di un’idea forte, quale potrebbe essere un Parco a carattere scientifico, didattico e museale dedicato alla cultura dell’acqua. Sarebbe importante avvalersi di professionalità di rilievo internazionale per sviluppare e “ambientare” il progetto, magari prevedendo anche installazioni che utilizzino la ceramica. Un matrimonio tra la terra e l’acqua per aiutare la città a uscire dal declino attraverso gli elementi originari della propria storia. Qualcosa di nuovo, rispetto al ripristino dell’esistente, che crei occasioni di lavoro e restituisca fiducia e forza identitaria ai gualdesi e, al tempo stesso, parli all’Italia e al mondo dell’azienda Rocchetta e del luogo eccellente dove nascono le sue “acque della salute”.
Lo so, mi potrebbe rispondere che tutto questo esula dalla missione della sua azienda e dalle forme attraverso le quali esercita la sua responsabilità sociale. Probabilmente, avrebbe ragione. Ma ci sono momenti nei quali non basta accontentarsi di avere ragione, occorre il coraggio e la generosità delle idee innovative. Del resto lo sa benissimo chi, come lei, ha avuto la capacità e la tenacia di costruire una grande “impresa”. L’intervento nell’area non è ancora nella fase esecutiva, quindi è ancora possibile realizzare questa nuova “impresa”.
Per Gualdo, per la Rocchetta e per un nuovo inizio.
5 febbraio 2016 Brunello Castellani