Quindici giorni. Questo il tempo concesso dal sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, al collega di Gubbio Filippo Stirati per trovare le risorse per sostenere l’apertura del Museo Diocesano di Gubbio. Ma cosa c’entra il sindaco di Gualdo su una struttura museale di Gubbio? Da qualche anno il Museo Diocesano di Gubbio è gestito dal Polo Museale di Gualdo Tadino (e il sindaco di Gualdo Tadino è presidente dell’Associazione Museo dell’Emigrazione che fa parte del Polo). A quanto scrive il primo cittadino gualdese, l’apertura di questo importante museo eugubino graverebbe per larghissima parte sulle spalle del Comune di Gualdo Tadino, senza che il Comune di Gubbio si sia mai fatto carico di contribuire. Solo la Diocesi di Gubbio sostiene la gestione con diecimila euro annui.
“Per chiarezza estrema voglio significarti che il Comune di Gualdo Tadino lo scorso anno ha investito risorse del proprio bilancio pari a circa 75 mila euro (che nel bilancio di previsione 2016 aumenteranno ancora), tese non solo alla gestione ma anche allo sviluppo e al potenziamento dell’offerta museale della città – scrive Presciutti – L’unico soggetto che in questi anni non ha contribuito in nessun modo è il Comune di Gubbio, al quale si chiede non uno sforzo tale da mettere in campo chissà quale tipo di sinergie, in quanto sarebbe sufficiente per il mantenimento delle strutture un contributo annuale quantificabile in 10 mila euro.”
Ed ecco quindi l’ultimatum: “In virtù di tutto ciò mi auguro vivamente, stante anche la modesta entità dell’impegno economico, che il Comune di Gubbio voglia proseguire nel rapporto con il Polo Museale della città di Gualdo Tadino. Resta inteso che qualora questo sforzo non si concretizzi nei prossimi 15 giorni, tutte le energie verranno concentrate nella gestione dei musei di Gualdo Tadino. Se sinergia deve esserci, non può essere la medesima a costo zero per qualcuno ed onerosa per altri. Tutto ciò anche per tutelare la qualità e la dignità del lavoro di chi opera ormai da anni con unanimi riconoscimenti all’interno di queste strutture.”
Stirati, dal canto suo, ha assicurato l’impegno dell’amministrazione eugubina: “Sarebbe un impoverimento di un’offerta culturale complessiva della città e va scongiurata la chiusura di questa struttura voluta dalla Curia Vescovile, che rappresenta un polo attrattore di arte, di mostre ed eventi, e si inserisce nella valorizzazione della parte alta del centro storico– ha detto il primo cittadino di Gubbio – Va fatto ogni sforzo proprio nella direzione di ‘rete’ dei vari poli culturali, per favorire un’offerta unica al visitatore. Nonostante l’ottima gestione, le risorse disponibili non sono sufficienti a garantire il mantenimento del Museo e ci è stato chiesto uno sforzo in più, sul quale dobbiamo riflettere in maniera approfondita. Anche se le risorse finanziarie sono limitate, ci impegneremo insieme ad altri soggetti e protagonisti a livello locale e regionale, affinché si possa trovare una soluzione per continuare a mantenere vivo questo presidio e servizio”.