Questa mattina, il consigliere comunale di minoranza, Brunello Castellani, ha depositato una mozione da approvare in Consiglio comunale per impegnare ila Giunta comunale a riprendere il cammino interrotto del Concorso Internazionale della Ceramica. L’esponente politico di Appello per Gualdo ritiene necessaria una riunificazione e valorizzazione delle opere delle 38 edizioni della manifestazione, anche al fine di esporle in un adeguato spazio museale dell’arte e del designer della ceramica contemporanea. Così come considera prioritario il rilancio di un grande appuntamento annuale, di carattere internazionale, “in grado di riproporre Gualdo Tadino come luogo d’interesse mondiale per l’arte, il designer e la produzione nel settore ceramico”.
In premessa, la mozione consiliare, evidenzia che la Regione nell’ambito del progetto “Ceramica Made in Umbria”, ha bandito il concorso “Il Segno del Tempo” rivolto a designer, grafici e illustratori, artisti e ceramisti, italiani e stranieri. L’iniziativa che è in corso di svolgimento (la presentazione degli elaborati è fissato al 20 marzo 2016) e vede la collaborazione dell’ADI – Associazione per il Disegno Indistriale.
Il concorso, che si avvale di un significativo montepremi di 15mila euro, “potrà offrire alle aziende umbre nuove possibilità di mercato anche perché i progetti selezionati potranno essere realizzati dai ceramisti umbri ed avranno la possibilità di entrare in produzione per il brand – Ceramica Made in Umbria”.
“Per Gualdo Tadino, però l’iniziativa, suona anche come un forte e doloroso campanello di allarme – scrive Castellani – perché dimostra che anche oggi sono possibili e opportune rassegne internazionali di ceramica ma queste avvengono senza il protagonismo della nostra città. Probabilmente, anche perché nell’arte contemporanea si continuano a fare scelte, anche significative, ma diverse e, peraltro, senza diretta responsabilità del governo cittadino“.
Eppure Gualdo tra il 1959 e il 2009 ha saputo promuovere 38 edizioni di un Concorso Internazionale della Ceramica. Per mezzo secolo, anche in momenti economicamente difficili, si sono dati appuntamento nella rassegna gualdese tantissimi artisti, ceramisti e designers provenienti da decine di paesi del mondo e da tutti i continenti. “E alla responsabilità di avere interrotto una storia prestigiosa, si aggiunge quella della mancata valorizzazione del vasto patrimonio delle opere vincitrici, in alcuni casi cedute a istituti di credito e solo in parte ancora nella disponibilità della Pro Tadino, ma ammassate in magazzino e, di fatto, non visitabili – aggiunge il consigliere comunale – E’ vero che anche in ambito museale sono state fatte scelte diverse, ma resta il fatto che un patrimonio artistico, per molti aspetti unico e profondamente legato alla nostra storia produttiva, rischia la dispersione”.
Nella mozione è indicato l’iter da seguire:
- in collaborazione con la Pro Tadino, raccogliere, catalogare e, se necessario, restaurare tutte le opere recuperabili, esporle in un adeguato spazio museale che sia anche un laboratorio intorno a cui ricostruire il ruolo e l’identità del “fare ceramica a Gualdo”
- rilanciare un grande appuntamento internazionale con cadenza annuale
- prevedere, nell’ambito del Bilancio 2016, specifiche risorse per le iniziative richiamate, attivandosi, comunque, per il pieno coinvolgimento, anche finanziario, della Pro Tadino, della Regione , del Ministero dei beni culturali degli Istituti di credito del territorio e di tutti i soggetti interessati.
“Certo, la crisi della nostra ceramica è profonda, come dimostrano la perdita di quasi mille posti di lavoro, la chiusura di tanti opifici storici e, da ultimo, i problemi dell’ultima grande azienda, la Tagina. Una situazione drammatica che deve essere affrontata con forti misure di emergenza – sottolinea Castellani nella mozione – che chiamano in causa tutti i livelli istituzionali e riguardano il credito, l’innovazione, l’internazionalizzazione, l’ambiente per la nascita di nuove imprese. Ma è anche importante dare continuità al Concorso Internazionale della Ceramica, prima che sia troppo tardi per salvare dall’oblio una storia prestigiosa e riconosciuta nel mondo”.