La partita di ieri per il Gualdo Cascastalda se non era ultima spiaggia poco ci mancava. L’unico risultato da ottenere era la vittoria e invece, nonostante il terzo cambio di panchina, sotto gli occhi del grande ex Walter Novellino presente in tribuna, è arrivata la quarta sconfitta consecutiva. E’ l’ottava nelle ultime dieci partite dove sono stati totalizzati soltanto due punti, nessuna vittoria e un solo gol, con un’anemia realizzativa che dura da 40 giorni. Ora il distacco dalle due terzultime è salito a sei punti, che in effetti sarebbero sette considerando che il Gualdo Casacastalda negli scontri diretti è in svantaggio nei confronti di entrambe.
Visto il trend delle ultime dieci partite, equivalenti a quasi un terzo di stagione, pensare che da qui alla fine del campionato questa squadra possa conquistare 18 punti (media 2 a partita) quando finora ne ha ottenuti appena 2 (media 0,2) se non è fantascienza ci si va molto vicino.
Bastano questi numeri per certificare l’assoluta inadeguatezza, sotto il profilo tecnico e caratteriale, di una rosa che faticherebbe molto a salvarsi in Eccellenza, con molti giocatori a cui la serie D va larghissima e che, anzichè rinforzarsi, è uscita indebolita in maniera vertiginosa dal mercato di dicembre, totalmente sballato. I dati sono impietosi, a cui va sommato il peso offensivo di una piuma con una scarsità imbarazzante di occasioni da gol create, anche a causa della mancanza a centrocampo di un organizzatore di gioco, scomparso dai radar dopo la partenza di Spinosa (che tra l’altro non è un regista).
Ovviamente, di fronte a questo deserto, nulla ha potuto il nuovo tecnico Francesco Bacci, che comunque è riuscito almeno a dare alla squadra una scossa sotto il profilo emotivo e a non chiudere con passivi pesanti come contro Sangiovannese e Foligno. Al contrario delle altre partite c’è stata infatti una reazione dopo il gol subìto, che alla fine ha prodotto una palla gol, una delle pochissime costruite in tutto il girone di ritorno, regolarmente fallita. Da non dimenticare neanche una direzione arbitrale discutibile per la mancata espulsione ad inizio ripresa del già ammonito capitano Pilleri (clamorosa trattenuta a Battistelli non sanzionata con il secondo cartellino). Ma, dinanzi alla pochezza del Gualdo Casacastalda, attaccarsi alle decisioni arbitrali sarebbe abbastanza puerile.
Ora per la squadra e la società non resta che terminare questo campionato in maniera dignitosa, cercare di raggranellare qualche punto almeno per non chiudere all’ultimo posto e iniziare a pensare alla prossima stagione. Sotto tutti gli aspetti.