Wwf, Sci Club Valsorda e Gruppo Sportivo Avis “scendono in campo” a sostegno del progetto di risanamento dell’area della Rocchetta presentato dall’azienda di imbottigliamento.
Dopo la presa di posizione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che avevano criticato la scelta della Comunanza Agraria dell’Appennino Gualdese di ricorrere al Tar contro la proroga della concessione a Rocchetta S.p.A., ora sono tre associazioni gualdesi, di cui una ambientalista, a sostenere il progetto.
“Nel nostro prestigioso ambiente naturale gualdese – scrivono in un comunicato congiunto – ben si colloca un progetto come quello presentato al Comune di Gualdo Tadino da parte della Rocchetta Spa che va ad insistere in un ambiente, quello della Valle del Fonno, località Rocchetta, che ottenne il riconoscimento nel Put 1982 come “Area di particolare interesse naturalistico-ambientale” e nel Pfr 1982 come “Ambito critico. Il Progetto Rocchetta S.p.A di recupero, di riqualificazione ambientale, viene a rappresentare un intervento di ricucitura tra la Rocchetta, la sua Valle e il tessuto sociale degli abitanti di Gualdo che potranno con serenità ritornare a godere, a vivere a pieno in quella Valle. Un’area che dal 2013 non è più fruibile con grave disagio per le tante attività di ordine ambientale – didattico, ricreativo e culturale che le associazioni promuovono in quello “scrigno” d’Appennino.”
“Siamo favorevoli pertanto alla realizzazione dell’Oasi della Valle del Fonno, degli interventi previsti nel Progetto, atti a restituire alla Rocchetta, alla Valle del Fonno la loro dignità, tirarla fuori dalla triste destinazione affidategli nel secolo passato – proseguono – Il ritorno, la riconsegna del Fiume Feo alla sua Valle è quanto di più significativo si potesse pensare. Il progetto nel suo insieme rappresenta per i tanti giovani, anche una delle sempre più rare possibilità di creare occupazione oltre che favorire tramite un rapporto costruttivo con l’azienda Rocchetta S.p.A un’opportunità per le tante associazioni che operano nel vasto mondo del volontariato, per il tessuto sociale di questa area appenninica, convinti che per interventi di alta valenza finalizzati a lasciare un segno profondo di cambiamento, sia necessaria una sinergia tra pubblico e privato. L’utilizzo delle risorse naturali nell’epoca attuale è ancora possibile a patto che lo sfruttamento sia bilanciato dal rispetto delle regole naturali di compatibilità e rinnovabilità.”