Lega per il Lavoro: “Progetto Rocchetta un toccasana”

GUALDO TADINO – La Lega per il Lavoro parla del progetto presentato da Rocchetta S.p.A. per la rivalorizzazione dell’area omonima, progetto definito un “toccasana per il territorio”.

L’associazione parte dalla considerazione che la fascia appenninica ha perso molto più della media regionale in termini di posti di lavoro. Da un lato l’Istat afferma che l’Italia impiegherà sino al 2030 per tornare ai livelli economici del 2008. Dall’altro l’Eurostat indica l’Umbria come la regione europea con la più alta perdita di Pil, con un dato che parla di una perdita media per lavoratore dipendente in media di 2.200 euro all’anno.

“Di fronte a questi dati drammatici – dichiarano dalla Lega per il Lavoro – ancora una volta dobbiamo annotare chi cerca in tutti i modi di ostacolare le pochissime occasioni che ancora questo territorio può dare. Proprio alla luce di questa particolare situazione ci sembra che gli investimenti di chi li vuole fare vanno salvaguardati e concretizzati. I 30 milioni di euro messi sul piatto dalla società Rocchetta, potrebbero essere un toccasana per questo territorio“.

Per l’associazione il progetto presentato dall’azienda di acque minerali è fattibile, valido ed ambizioso. “Se da un lato è stato richiesto l’incremento di prelievo di acqua, dall’altro si possono recuperare preziosi litri/secondo che vanno persi attraverso il rifacimento di alcune linee idriche e ridiscutendo l’accordo tra il Comune di Nocera Umbra e quello di Fabriano stipulato nel momento dell’apertura della Antonio Merloni. Solo con queste due azioni, nelle sorgenti della fascia appenninica si potrebbe avere una diminuzione del prelievo, questo a prescindere – tra l’altro – dal progetto Rocchetta. Il progetto prevede quelle che sono le richieste che da tempo questo territorio avanza: la sistemazione e, soprattutto, la messa in sicurezza dell’oasi delle Fonti della Rocchetta. L’investimento dell’azienda consentirà ai gualdesi, e non solo, di tornare a fruire di questo splendido angolo del nostro patrimonio ambientale. La città si potrà riappropriare di un proprio simbolo. Per tutto questo invitiamo tutti i soggetti coinvolti ad andare avanti nell’attivazione di questo progetto“.

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Redazione Gualdo News
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