GUALDO TADINO – Oggi, con una nota del presidente Gianni Smacchi, la Confartigianato di Gualdo Tadino ha espresso una forte preoccupazione per le sorti dell’annunciato investimento dell’azienda Rocchetta.
L’associazione di categoria – dopo le ultime vicende – ritiene che il progetto di recupero dell’area Rocchetta sembra aver subìto una brusca battuta d’arresto.
“Evidentemente – ha detto Smacchi – questo non è un territorio a cui interessano gli investimenti privati, creazione di ricchezza e posti di lavoro. Vuol dire che stiamo bene così, nonostante la crisi durissima e interminabile che ha falcidiato centinaia di posti di lavoro, portando molte famiglie gualdesi sulla soglia della povertà”.
Commento, dicono dalla Confartigianato, scaturito a seguito di un incontro avuto con i vertici associativi e con i dirigenti del consorzio di autotrasporto GTR, struttura specializzata nella logistica e trasporto merci, che da circa 20 anni opera in stretta collaborazione con il gruppo Rocchetta.
“Eravamo ottimisti sulla possibilità di un investimento significativo, come quello prospettato per il recupero dell’area Rocchetta – sostiene Smacchi – che porterebbe indubbi benefici nell’immediato e la prospettiva di uno sviluppo futuro per Gualdo”.
Il direttivo della Confartigianato locale ha espresso da subito un giudizio positivo sull’intervento, “pur con tutte le attenzioni, migliorie, implementazioni progettuali e garanzie di salvaguardia ambientale che il luogo merita di avere“.
Altra questione ritenuta rilevante dall’associazione di categoria è la permanenza e lo sviluppo dell’attività di imbottigliamento della Rocchetta su Gualdo Tadino. “Con questa società – sottolinea Smacchi – infatti il consorzio di trasporti GTR, nato nel 1997 su iniziativa di Confartigianato, ha mantenuto negli anni una operatività costante, registrando un incremento significativo a partire dal 2008, in controtendenza con la situazione generale del trasporto merci”.
Il consorzio G.T.R è attualmente composto da dieci imprese di trasporto merci, dispone di 34 automezzi, con una dotazione operativa di 38 persone.“Questo – dicono dal direttivo della Confartigianato – è solo un esempio concreto che dimostra quali benefici economici ed occupazionali, possono essere generati per la nostra città, da una realtà industriale come quella di Rocchetta, anche attraverso il suo indotto“.
Confartigianato, ha scritto Smacchi, è per il rispetto delle regole, per la tutela dei diritti dei cittadini, per la garanzia di sostenibilità dei prelievi. “Alla fine però – ha sottolineato – quando si è agito nella piena legalità, con le autorizzazioni necessarie e sono state rilasciate tutte le garanzie del caso – dice il presidente – bisogna anche rispettare i diritti delle imprese e delle famiglie gualdesi che con l’acqua della Rocchetta lavorano da tanti anni e su questo hanno investito per il proprio futuro. Del resto – conclude – basta vedere come anche in altri contesti, dove sono presenti stabilimenti importanti di acque minerali, la politica di incentivazione dell’indotto ha premiato fortemente l’economia di quei luoghi“.