Tutto esaurito, ieri pomeriggio, per l’inaugurazione del Teatro Talia nel centro storico di Gualdo Tadino.
A tagliare il nastro il sindaco Massimiliano Presciutti, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Carlo Colaiacovo, l’attore Ascanio Celestini e il parroco don Giambattista Brunetti.
La cerimonia ufficiale si è tenuta intorno alle 16 quando gli ospiti – esponenti delle istituzioni, della stampa, delle imprese che vi hanno lavorato e delle associazioni – hanno potuto ripercorrere quei locali che negli anni passati hanno rappresentato il fulcro delle attività culturali della Città della Ceramica.
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(foto Edoardo Ridolfi)
Chiuso da circa 30 anni, ora il nuovo Teatro Talia è realtà e la prima esibizione, ieri, è toccata alla Banda musicale cittadina. A presentare gli ospiti sul palcoscenico e la storia dei lavori del Talia, Elisa Chiavini.
Della sala ottocentesca rimanevano soltanto qualche ricordo e un disegno ritrovato nell’archivio storico gualdese. La ristrutturazione eseguita, dopo un ampio dibattito e polemiche, si richiama proprio all’acquarello rinvenuto tra i libri antichi. I lavori sono stati diretti dall’architetto Luigi Tomassini. Nella soffitta del Teatro è raffigurata la musa Talia dipinta dal gualdese Emanuele Pecci.
Il Teatro dispone di 150 posti tra platea e palchi.
Il sindaco Presciutti, nel suo intervento, ha rivendicato la scelta di “non aver dato seguito al recupero in stile moderno del Teatro”, ringraziato le amministrazioni comunali precedenti, le maestranze, la Regione, la Fondazione per aver contribuito alla realizzazione di quello che ha definito “ luogo di cultura e di integrazione sociale“. Proprio come “segno di accoglienza e speranza”, il primo cittadino, una volta aperti i battenti del Talia, ha accompagnato i 13 profughi, arrivati pochi giorni fa a Gualdo Tadino, a visitare il Teatro.
La presidente Marini ha ricordato che la Regione Umbria ha contribuito con due importanti canali di finanziamento; per circa 798.000 euro nell’ambito degli interventi di ricostruzione post sisma 1997 e per 286.000 con fondi programmazione regionale
Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha parlato dell’importanza del recupero di questa importante struttura culturale.
Molto critico, invece, l’intervento del regista, scrittore e attore Ascanio Celestini, che ha messo in discussione la modalità in cui sono state realizzate le quinte e il palcoscenico. Questa una parte del suo intervento che ha suscitato diverse polemiche.
La storia del Talia è stata ripercorsa da Sergio Ponti alcuni mesi fa con un suo articolo pubblicato su Made in Gualdo mentre il teatro era in fase di ricostruzione.