Inaugurata a Gualdo Tadino appena da una settimana, la mostra “Arte e Follia” con ottanta opere di Antonio Ligabue e Pietro Ghizzardi ha fatto subito registrare un boom di presenze. Sono stati infatti oltre mille i visitatori che hanno varcato la porta della chiesa monumentale di San Francesco per ammirare l’esposizione curata da Vittorio Sgarbi.
“Un test fondamentale quello del primo ponte festivo che ha dato ragione sia al Comune che al Polo museale della nostra città – ha sottolineato il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – Abbiamo voluto scommettere insieme sull’arte e sulla cultura, e non senza un pizzico di sana follia, per essere in tema con la mostra, per dare nuova linfa e impulso a un itinerario storico e artistico di grande valore che contempla ben cinque musei, con collezioni che spaziano dall’archeologia al lustro ceramico di derivazione mastrogiorgesca, alla storia dell’emigrazione. Desidero con orgoglio condividere con tutti i cittadini il successo che Gualdo merita, tornando protagonista della scena regionale e non solo. Ringrazio, inoltre, tutto lo staff del Polo museale che, con competenza e professionalità, sta coordinando il progetto, il Centro studi e archivio Ligabue di Parma, la Regione Umbria, la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia e l’importante partnership, virtuosa e imprescindibile, che si è creata tra pubblico e privato, che ha visto capofila l’azienda Rocchetta e che ha fatto aderire davvero tanti imprenditori, commercianti e strutture ricettive a sostegno della mostra e della nostra città”.
L’esposizione sarà visitabile fino al 30 ottobre nella chiesa monumentale di San Francesco, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Ottanta opere che raccontano Ligabue e Ghizzardi, con un linguaggio espressivo unico e personale, al di là e al di fuori di scuole, maestri e modelli: una affabulazione concitata, metafora della loro difficile esistenza, dei loro sogni e desideri. Entrambi, senza allontanarsi dalle rive del Po, hanno saputo raggiungere vette altissime di espressività emergendo nel panorama dell’arte italiana del secondo Novecento. (Avinews)