“Passata l’insidia della Curva del Crocifisso e lasciatisi alle spalle il centro abitato di Gualdo, Nuvolari e Scarpinelli filano a tutto gas (…).
Rigali di Gualdo Tadino, chilometro 184 della Flaminia.
La fettuccia di strada diritta è quasi terminata, mancheranno sì e no 400 metri. La Ferrari, come lanciata da una catapulta, lambisce il piccolo centro abitato, aggredendo un dosso molto pronunciato, che gli abitanti hanno ribattezzato “l’Alzatura” (…) “Siamo con il motore in pieno e il cofano si sgancia – racconta il navigatore Sergio Scarpinelli – (…) Allora Tazio decide di allungarsi verso di me, io m’abbasso e vedo che gli piazza una gran manata facendo andare la lamiera dalla parte opposta.”
E così il cofano della Ferrari 166 SC con il numero 1049 vola via a 200 km orari.
A raccontare questa storia è il libro di Mario Donnini “Il rombo del cigno” dedicato a quella mitica Mille Miglia del 1948 che vide grande protagonista il “Mantovano Volante” all’età di 55 anni.
Al giornalista gualdese di Autosprint si deve la riscoperta di questa vicenda e se oggi questo cimelio fa bella figura di sé nel Museo Tazio Nuvolari è merito suo e degli altri gualdesi che lo hanno raccolto e conservato nel corso degli anni: Gildo Remigi, Domenico Giovagnoli, Federico e Francesco Cirelli.
Oggi quell’episodio e quella Mille Miglia, esaltati dalla penna di Mario Donnini, hanno dato spunto alla realizzazione del film “Quando corre Nuvolari”, per la regia di Tonino Zangardi, che sarà sugli schermi la prossima primavera.
Nella ricostruzione cinematografica Alessandro Haber è il ragazzino che nel 1948 trovò a Gualdo Tadino il cofano gettato via da Nuvolari nascondendolo in un fienile e che, trascorsi quasi 70 anni e ormai nonno, arriva a Mantova con il nipotino per riportare la reliquia nella chiesa che accoglie il museo.
Le riprese sono iniziate in questi giorni a Castel d’Ario, paese natale di “Nivola”. A interpretare il grande campione è l’attore anglo-italiano Brutius Selby (“Tutti pazzi per amore 2”, “The Bridge”, “I delitti del Barlume” e prossimamente “Giorgio Vasari”), mentre la parte della moglie, Carolina, è di Linda Messerklinger (“Faccia d’angelo”, “Fai bei sogni”).