Edificio Santa Margherita, un gruppo di gualdesi scrive a Renzi

Per recuperare i luoghi culturali dimenticati il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare.

Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016.
Un gruppo di cittadini gualdesi ha segnalato  – e invita  tutti a farlo – l’edificio  che occupa interamente l’area del piazzale Santa Margherita, un vero e proprio scempio urbanistico lasciato all’incuria e al degrado.
Questo il testo della mail inviata al Presidente del Consiglio:

“Gent.mo Presidente Renzi

Siamo un gruppo di cittadini residenti nel comune di Gualdo Tadino in provincia di Perugia, che vuole approfittare della grande opportunità offerta per rendere ancora più bella la nostra meravigliosa Italia.

Crediamo che la bellezza non passi solo per il risanamento del patrimonio storico e culturale ma anche, laddove possibile, per la demolizione ed annullamento di quanto di orribile è stato realizzato negli ultimi 50 anni e nella restituzione di tali aree ai cittadini per una fruizione pubblica. A tal proposito le sottoponiamo il progetto di demolizione di un edificio privato realizzato alcuni anni fa a ridosso del centro storico mai utilizzato ed oggetto di ripetute aste di vendita andate deserte. Il complesso è in pieno degrado e temiamo che per generazioni rimarrà così. Le proponiamo di finanziare l’acquisto e la demolizione degli edifici  restituendo all’area la sua originaria funzionalità di spazio pubblico aperto ai cittadini con la realizzazione di un parco pubblico, mantenendo la fruibilità dei parcheggi sotterranei già realizzati. Naturalmente la nostra proposta prevede l’erogazione del finanziamento al Comune di Gualdo Tadino che dovrebbe realizzare il progetto.

L’area conserva ancora la chiesa dell’antico Convento di Santa Margherita ( 1328 ) realizzato per le Monache del Second’Ordine di San Francesco. L’edificio di culto è  ancora oggi scrigno di piccoli tesori d’artigianato barocco come le grate lignee che dividevano l’area monacale della clausura dalla navata aperta ai fedeli.

Di non minor importanza la presenza nell’area dell’ex convento dove è stato costruito il complesso di palazzine oggi fatiscenti, di un albero secolare, un “celtis australis” comunemente detto “bagolaro” censito nella mappa  delle piante più antiche d’Italia , risalente al XVII secolo . L’albero, oggi immerso tra il cemento , è ciò che resta del rigoglioso orto del convento.

Ringraziando per l’attenzione porgiamo

Cordiali saluti”

 

I cittadini

Sara Passeri

Chiara Pennacchioli

Cinzia Tini

Alessandro Cesaretti

Santini Stefano

Daria Chiocci

Selena Carini

Romina Pucci

Pamela Pucci

Francesca Castellani

Lorenzo Giombini

Melissa Pannacci

Roberto Cambiotti

Natascia Catani

Chiara Pompei

Roberta Anderlini

Elisa Sabbatini

Renato Giombini

Elisa Lucarelli

Teresa Renzini

Celeste Baiocco

Roberta Monacelli

Andrea Bensi

 In allegato alla mail è stata inviata la seguente documentazione:  Complesso di edifici da demolire-3

Articolo precedenteOmicidio di Ofelia, 27 anni a Barbu
Articolo successivoBalducci: “Sono tornato a casa mia”
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.