GUALDO TADINO – E’ stato presentato ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa presso lo stadio Carlo Angelo Luzi, il nuovo direttore generale del Gualdo Casacastalda Roberto Balducci. Ad introdurre il tutto è stato Giuseppe Ascani, dg uscente, che ha tracciato anche un bilancio dei primi tre anni di fusione. “Il primo anno di passività che ha pesantemente condizionato gli altri due – ha detto Ascani – Sono stati fatti sacrifici per ripianare la situazione e ora andremo verso un sostanziale pareggio. Il mio compito è esaurito. Vogliono comunque che rimanga, vedremo quale sarà il mio ruolo”.
Roberto Balducci ha dapprima ringraziato Roberto Biagiotti che per primo lo ha seguito e chiamato. “Grazie anche all’assemblea dei soci, che all’unanimità ha voluto investirmi di questo incarico – ha dichiarato l‘ex capitano del Gualdo – Sono molto emozionato, perché questo per me è un ritorno a casa. Ho visto convinzione nel proseguire nonostante la retrocessione, ma anche un bilancio solido. E questa è un’eccezione. Sono stati commessi, e ammessi, errori che devono servire a migliorare. Soprattutto sto vedendo che questa società è ora una sola identità, fatto avallato anche da un cambio dello statuto che prevedrà un solo presidente. Perché non alleno più? Forse mi riprenderà voglia in un futuro lontano, ma oggi le difficoltà sono che molti dirigenti valutano questioni tecniche senza averne le conoscenze. Aiuterò gli allenatori a lavorare in serenità e farò da filtro tra dirigenti e settore tecnico”.
“La carica di DG è formale, perché la mia intenzione è lavorare in equipe – ha proseguito Balducci – Questa è una realtà unica e voglio instaurare rapporti solidi sotto il profilo umano. Non conta come ti chiami, ma quello che sei. Qui ci deve stare chi è onesto con se stesso e vuole mettersi a disposizione con le proprie competenze e soprattutto crederci. Solo così si possono trasmettere all’esterno questi valori. Ascani è tutto meno che uscente. Non ci sarà nessuna smobilitazione, ma sarà un cammino ben preciso che durerà come minimo tre anni, perchè un progetto che ha le sue radici nel settore giovanile non può prescindere da una programmazione pluriennale”.
“Il mio ruolo? La condizione base che ho posto è che qualsiasi cosa succederà sul percorso tecnico io non andrò mai in panchina. Quindi nessuna minaccia per chi allenerà, ma eventualmente una risorsa affinché possa svolgere al meglio il suo lavoro. Il nuovo presidente non sarà assolutamente marginale, ma la persona di riferimento alla quale dovremo tutti rendere conto del nostro lavoro. Questa sarà una società completamente aperta all’ambiente. Vorremmo che a novembre questo stadio sia pieno e ciò sarà possibile solo con un’alta qualità del lavoro. Siamo aperti a tutti, ma chiusi a chi non crede in questo progetto. Io sono un prodotto della storia del Gualdo che però valuta le situazioni e oggi la realtà si chiama Gualdo Casacastalda”.
La domanda se giocheranno ragazzi di Gualdo trova subito una risposta. “Non ci vogliono giocatori di Gualdo, ma giocatori da Gualdo Casacastalda – ha detto il nuovo DG – Per fare questo ci vuole un allenatore che sappia valorizzare i giovani e giocatori maturi che sappiano aiutare a crescere i ragazzi che si affacciano in prima squadra”.
Per quanto riguarda il settore giovanile, l’affiliazione con la Fiorentina è in dirittura d’arrivo e nasce quindi l’esigenza di avere una propria scuola calcio. E i rapporti con la ASD Angelo Barberini? E’ Giuseppe Ascani a rispondere. “Siamo aperti a tutto. Ciò che è certo è che dovremo avere una scuola calcio. Sono iniziati dei colloqui e speriamo che vada tutto a buon fine.” Roberto Balducci ritiene che non si possa iniziare un progetto con un ragazzino a 13 anni. “Questo non succede in nessuna parte del mondo. Si deve partire dai 6 anni. Non si può demandare ad altre società la formazione del ragazzo. Vedremo se ci sarà modo di collaborare in maniera chiara e serena, con tutto il rispetto per la società e il nome che porta al quale sono fortemente legato”.
Le ultime domande sono per il nuovo allenatore e per l’eventuale domanda di ripescaggio in serie D. Sulla prima questione il nome di Guido Vicarelli è quello più gettonato. “E’ un allenatore con un profilo che ci piace, ma non c’è assolutamente ancora niente di certo. Il ripescaggio non è un argomento che è stato affrontato. In questo anno la società non deve porsi obiettivi tecnici, ma ricostruire e ricominciare e trasmettere valori”.