Il clima è sempre più infuocato sulla vicenda del rinnovo delle concessioni a Rocchetta Spa. Con tre giudizi che pendono dinanzi al Tar dell’Umbria su altrettanti ricorsi presentati uno da Rocchetta e due dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese, tra cui quello in cui viene richiesto l’annullamento del provvedimento con il quale la Regione ha concesso la proroga della concessione di acqua minerale per ulteriori 25 anni, la difesa del piano presentato dall’azienda di acque minerali da parte del presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti ha visto una risposta immediata da parte del Movimento 5 Stelle, per nulla tenero nei confronti del massimo rappresentante regionale degli industriali. Ma anche il sindaco di Gualdo Tadino Presciutti fa sentire la propria voce e con una intervista al Corriere dell’Umbria torna a difendere l’investimento.
M5S: “CONFINDUSTRIA NON DIFENDA L’ILLEGALITA'” – “Confindustria difende l’illegalità? – si chiede una nota a firma del capogruppo regionale Andrea Liberati e della sua omologa in consiglio comunale Stefania Troiani – Credevamo che la nuova dirigenza umbra dell’associazione datoriale ponesse tra le sue priorità più sacre il rispetto della legge e dello Stato di diritto, unica via per dare certezza a famiglie e imprese anche in Umbria. Ecco perché, dopo il silenzio assordante e di lunga data su molte crisi aziendali del gualdese, le dichiarazioni rilasciate sul caso ‘Rocchetta’ dal neopresidente Cesaretti suonano fuori luogo, a meno di ridurle a inopportuna difesa d’ufficio delle solite multinazionali di rapina: il M5S ribadisce come chi, per primo, metta a rischio i posti di lavoro, dopo i casi Merloni e le varie aziende ceramiche, sia proprio certa presunta classe dirigente italica – politica, associativa, sindacale – assai adusa a pratiche consociative, ma spesso disattenta nell’applicazione rigorosa delle regole, tanto da distorcere il mercato, impoverendo comunità costrette perfino a strapagare l’acqua medesima, quando a taluni potentati viene pressoché regalata.
“Di più – proseguono Liberati e Troiani – Se Confindustria, per definizione, ha davvero a cuore il diritto di proprietà, converrà che debbano essere esclusivamente i possessori del bene a decidere di come disporne, e non certo il Comune di Gualdo Tadino, che, da 40 anni, ha usurpato altrui ricchezze e seguita con faciloneria a svendere tutto in cambio di nulla, stile colonia britannica: ecco, assicuriamo ai cittadini che quell’era è finalmente conclusa anche grazie alla sentenza del Commissario agli usi civici. Ecco perché questa proroga sarà doverosamente bloccata, la Regione farà marcia indietro rispetto all’illegale atto assunto, mentre i reali proprietari delle aree saranno gli unici a potersi esprimere su cosa fare delle loro preziose risorse. Poiché si tratta di acqua, bene non delocalizzabile, cadono parimenti nel vuoto le minacce di disimpegno – dirette e oblique – da parte di questa multinazionale.”
PRESCIUTTI: “LA POLITICA SI FACCIA SENTIRE” – A difesa dell’investimento presentato da Rocchetta è invece il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, che dalle colonne del Corriere dell’Umbria auspica che la situazione si sblocchi. “Rocchetta è una delle pochissime aziende sane presenti sul nostro territorio”, afferma in una intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano regionale. Dalla fase di partecipazione con le associazioni del territorio “è emersa la stragrande maggioranza di pareri favorevoli a questo investimento. La discussione è andata avanti per oltre un anno. Rocchetta e Comunanza Agraria si sono incontrate per ben due volte; sono stato io che ho favorito questi faccia a faccia. Continuo a pensare che il buon senso porta più frutti degli avvocati (…) La Comunanza Agraria – prosegue Presciutti – addirittura ritiene incostituzionale la legge regionale. Il ricorso al Tar ha momentaneamente bloccato tutto l’iter. Se non ci fosse stato, in due mesi, sarebbero iniziati i lavori. Per questo mi permetto di chiedere al giudice amministrativo di fissare l’udienza prima possibile”.
Presciutti inoltre evidenzia l’importanza dell’indotto. “II consorzio “Gualdo Trasporti Rocca Flea” fattura due milioni di euro all’anno con Rocchetta. Trentasei piccoli imprenditori lavorano con l’azienda di acque minerali. Vogliamo poi parlare di tutto l’indotto che ruota attorno a questa realtà imprenditoriale? Come si fa a cacciare un’azienda che investe sul territorio? Voglio essere estremamente sincero: c’è qualcosa che non mi torna”. Il primo cittadino invita anche la Regione a prendere posizione: “Se non altro a difendere il suo atto. La politica – conclude il sindaco di Gualdo Tadino – deve farsi sentire e mi auguro che questa vicenda possa arrivare anche in Parlamento perché stiamo parlando d’investimenti di decine e decine di milioni di euro.”