GUALDO TADINO – Su 92 comuni umbri, 23 ospitano le strutture temporanee di accoglienza dei migranti richiedenti protezione internazionale. Tra questi c’è Gualdo Tadino. All’Arcisolidarietà di Perugia la Prefettura ha affidato il servizio di prima accoglienza e della gestione di servizi connessi nell’ambito della cosiddetta “emergenza sbarchi”. A Gualdo Tadino sono accolti 30 uomini, 13 negli appartamenti situati a Palazzo Ceccoli, 17 a Rigali. Provengono dal Mali, Senegal e Gambia e hanno un’età media di 22 anni. L’11 aprile scorso è stato sottoscritto un protocollo di collaborazione tra il Comune e l’Arci per attivare un percorso di formazione e volontariato dei richiedenti asilo.
Da quel momento l’Associazione ha selezionato i volontari, attivato l’assicurazione e acquistato i necessari dispositivi di sicurezza. Da lunedì un primo gruppo di migranti affiancherà tre volte a settimana gli operai comunali nei lavori di manutenzione del verde e degli immobili di proprietà pubblica.
“Sono molto soddisfatto dei percorsi di integrazione sociale che stiamo mettendo in atto” – ha esordito il sindaco Presciutti questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione del progetto “AdottiamoCi”, insieme alla vice sindaco Gloria Sabbatini, all’assessore Emanuela Venturi, alla responsabile del Settore Politiche Sociali e Culturali Cristina Sabbatini, ai referenti e operatori di Arcisolidarietà Silvia Rondoni, Noemi Scacciatelli e Manuela Pinacoli.
Alla presenza di alcuni migranti coinvolti nel Progetto – che per l’occasione hanno potuto conoscere anche i referenti comunali del Settore Urbanistica e Manutenzioni con i quali presteranno la loro opera di volontariato – si è fatto anche il punto sull’accoglienza dei richiedenti asilo a Gualdo Tadino. Uno dei volontari è intervenuto pubblicamente per evidenziare ai presenti come ritenga fondamentale – ha detto – “rendermi utile, lavorare, sentirmi attivo e dare un contributo a Gualdo Tadino”.
“In quasi due anni dal loro arrivo a Gualdo Tadino non si sono mai riscontrati problemi di nessun genere e di questo sono molto contento, perché significa che Gualdo Tadino è una città aperta all’integrazione – ha detto Presciutti – Rispetto al clima che si sta purtroppo respirando a livello nazionale, qui stiamo cercando di favorire l’accoglienza e l’integrazione dei profughi nel tessuto cittadino in maniera seria, trasparente e all’insegna della reciprocità, come dimostra il Protocollo sottoscritto attraverso il quale i ragazzi daranno un contributo alla comunità in forma assolutamente volontaria e gratuita. Un progetto lodevole perché permette a dei ragazzi arrivati da molto lontano, ma che vivono da tempo nel nostro Comune, di potersi rendere utili. Credo che se anche altri Comuni in Italia aderissero a progetti simili, il problema dell’accoglienza dei profughi sarebbe più facile da affrontare per tutti”.
Il primo cittadino, citando i moniti di Papa Francesco e del vescovo diocesano Domenico Sorrentino, ha fatto appello alle famiglie gualdesi invitandole all’accoglienza e ricordando ai cittadini che chi volesse dare un contributo per l’intera comunità ha la possibilità di iscriversi all’Albo comunale dei volontari singoli istituito di recente. Cristina Sabbatini ha illustrato i contenuti del protocollo sottoscritto con Arcisolidarietà. L’atto è valido per un anno. Il Comune si occuperà della formazione e dell’organizzazione delle attività di volontariato dei richiedenti protezione internazionale. Il tutoraggio è affidato ai Servizi sociali comunali e agli operatori Arci locali Manuela Pinacoli e Simone Rosi.
Anche in collaborazione con le pro loco, insieme agli operai comunali, i migranti volontari si occuperanno della manutenzione del verde e dei beni comunali. “Si tratta – è stato sottolineato – di un’attività di puro volontariato per mettersi al servizio della comunità di accoglienza e per formarsi”. Alla fine del percorso, infatti, il Comune rilascerà un’attestazione.
L’operatrice dell’Arci Manuela Pinacoli ha fatto il punto sulle attività messe in campo in questi due anni in favore dei richiedenti protezione internazionale. Oltre al disbrigo delle necessarie procedure burocratiche per il riconoscimento della protezione internazionale, l’organizzazione del vitto e dell’alloggio e l’assistenza sanitaria, sono stati realizzati progetti per favorire l’inclusione sociale e le autonomie dei giovani migranti. Tra questi figurano i corsi di lingua italiana, l’istruzione di base, i corsi di formazione attraverso Garanzia Giovani, la collaborazione con l’associazione Ra.Mi. (ragazzi missionari) per l’attivazione di un laboratorio di falegnameria, il volontariato al centro per diversamente abili Il Germoglio, i percorsi culturali con il Polo Museale e le attività sportive grazie alla società calcio Rigali. E, da lunedì, anche il coinvolgimento dei richiedenti asilo in attività organizzate di volontariato e formazione con il Comune di Gualdo Tadino.