FI e MS, Rocchetta e gli atteggiamenti ondivaghi delle istituzioni

GUALDO TADINO – I gruppi consiliari di opposizione Forza Italia e Morroni Sindaco tornano sull’argomento Rocchetta con una nota stampa in cui stigmatizzano il comportamento del primo cittadino, ma anche quello della politica regionale di sinistra accusata di comportamento a corrente alternata, a seconda degli avvenimenti che si sono susseguiti.

Nel 2011, quando tornò in auge la tematica della Comunanza Agraria “la politica regionale assunse la funzione di Ponzio Pilato – recita il comunicato stampa – tant’è che il sindaco Roberto Morroni fu convocato direttamente da un funzionario della Regione e non da un assessore. Poi un tiepido cenno di risveglio quando, in vista della nomina del commissario ad acta, la Giunta Regionale assunse degli impegni ben precisi per ricostruire tutti i passaggi di questa complessa e delicata tematica. Infine, dopo che il Commissario Galli iniziò la sua operatività, è tornata a mettere la testa sotto la sabbia, infischiandosene di svolgere una funzione di ‘arbitro’ che in qualche maniera tutelasse gli interessi di una amministrazione comunale ma, eventualmente, anche di un soggetto che, all’epoca, intendeva ripristinare l’Appennino Gualdese, che risultava ‘dormiente’ dal 1976”.

Secondo Forza Italia e Morroni Sindaco, anche il sindaco Presciutti non è rimasto immune dallo stesso atteggiamento che loro definiscono ondivago.
“Prima adulatore della Comunanza Agraria in campagna elettorale – dicono – Poi, una volta ottenuto il risultato, ecco un primo ricorso al TAR da parte del Comune di Gualdo Tadino contro la Comunanza. Successivamente si è cercato di nuovo un riavvicinamento stipulando un protocollo d’intesa con l’Appennino Gualdese, con l’individuazione delle attività reciproche ed il riconoscimento di alcune somme derivanti dalle stesse. Presciutti però si dimentica un passaggio: che con tutti i procedimenti in corso forse sarebbe stato il caso di tenere il collante tra Rocchetta, Comune di Gualdo Tadino, Regione Umbria e Comunanza. Proprio perché ci poteva essere la probabilità che i terreni su cui insisteva la richiesta dell’azienda non sarebbero stati più una proprietà comunale, ma dell’Appennino Gualdese. Invece ha deciso di andare avanti a testa bassa, con una serie di conferenze di servizi in cui ha tranquillamente rappresentato la propria posizione, dove la Regione dell’Umbria non si è minimamente posto il problema di verificare a che punto fosse l’iter giudiziario legato ai terreni in oggetto”.

Impreparato, improvvisato e superficiale. Così i gruppi definiscono l’operato dei due Enti, Comune e Regione. “Loro dovevano gestire, vigilare, decidere sugli interessi di tutti i soggetti in gioco, nessuno escluso. Un pressappochismo che ha portato ad impantanarsi una questione che, lo ribadiamo a scanso di equivoci, ci vede assolutamente favorevoli alla progettualità proposta da Rocchetta S.p.A. a patto che venga sancita, numeri alla mano, la salvaguardia e la sussistenza dei bacini idrici del nostro comprensorio. E’ dietro questa mancata verifica, sempre a conferma della inadeguatezza amministrativa del Sindaco e della sua Giunta, che ci ha visti sfavorevoli in Consiglio Comunale.”

Nel comunicato si fa riferimento al periodo in cui FI e MS hanno governato la città. “Durante la nostra Amministrazione siamo stati tacciati con ogni epiteto, volendo far passare come ostracista un semplice e serio atteggiamento di salvaguardia dell’istituzione Comune, che non ha colore politico ma che rappresenta tutti i cittadini. Accusati di calpestare il diritto all’uso civico (cosa abbastanza sciocca, dato che è un vincolo che è sempre esistito a livello urbanistico) e di resistere ad ogni costo al paventato ‘scippo’ di terreno da parte di un altro soggetto. Abbiamo tenuto la nostra linea, anche da opposizione, fino a che soggetti terzi non hanno certificato che Appennino Gualdese ha diritto di esistere avendo a carico il territorio che gli è stato assegnato. Mantenere la barra dritta è sicuramente più impegnativo e meno ‘redditizio’ in termini elettorali, ma di sicuro un atteggiamento responsabile porta con sé la consapevolezza di gestire le progettualità che contano nella maniera migliore, senza dover rincorrere situazioni che, ormai, sono chiaramente e tristemente sfuggite di mano.

“Attenzione – concludono i due gruppi di opposizione – questa volta non diamo la solita giustificazione della burocrazia all’italiana. Qui si tratta di prendere atto di avere una classe politica incapace di gestire la cosa pubblica. Un copione già recitato tante volte a Gualdo e nell’intera Umbria”.

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Redazione Gualdo News
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