GUALDO TADINO – Nell’ambito della campagna di recupero degli affreschi “Adotta un Monumento” promossa dal Polo Museale e dal Comune di Gualdo Tadino, è stato inaugurato il restauro dell’affresco “San Francesco presenta il libro della regola alla Madonna col Bambino” di Matteo da Gualdo.
Grazie all’intervento del Lions Club locale, l’opera particolarmente apprezzata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi, che ne ha sollecitato il recupero, è tornata a risplendere nella monumentale chiesa di San Francesco. Il lavoro é stato realizzato dall’azienda Flebea Restauri.
La Chiesa, che ora ospita la mostra evento “Arte e Follia Antonio Ligabue – Pietro Ghizzardi”, è aperta dal martedi alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
“Il Comune di Gualdo Tadino e il Polo Museale – ha commentato il sindaco Massimiliano Presciutti – ringraziano ed elogiano il presidente avv. Fanelli e tutto il Lions Club per aver reso possibile questo prezioso recupero, riconsegnando in tal modo una bellissima opera alla città tutta e alla fruizione dei turisti in generale. La vicinanza e la sensibilità mostrata dal Lions Club testimoniano come l’arte sia un volano importante di sviluppo anche a Gualdo Tadino”.
Scheda sulla Chiesa monumentale San Francesco:
La chiesa di San Francesco, splendido esempio di arte devozionale legata all’ordine francescano fu edificata alla fine del XIII secolo per ospitare i francescani conventuali. Sorge sulla piazza principale del centro storico di Gualdo Tadino, piazza Martiri della Libertà, sul lato opposto alla cattedrale di San Benedetto. La sua facciata tuttavia si affaccia su corso Italia, mentre il fianco sinistro dà sulla piazza ricavata sul chiostro del demolito convento. L’edificio presenta il prospetto principale caratterizzato da una copertura a capanna e da un monumentale portale gotico, questo, sovrastato da una lunetta trilobata, presenta un apertura ad arco acuto ornata con capitelli a foglie d’acanto. Notevoli sono inoltre i poderosi contrafforti cilindrici che si dispongono su un fianco dell’edificio, secondo il modello costruttivo delle chiese assisane. Maestoso il campanile collocato di fianco all’abside, a pianta quadrangolare e con la parte terminale in cotto. All’interno la chiesa si presenta costituita da un’unica navata suddivisa in tre campate e coperta da archi trasversali e volte ad ogiva, una struttura che ricorda San Francesco ad Assisi, con l’ambulacro, che da appena sotto le volte, scorre lungo tutto il perimetro della chiesa. La zona presbiteriale culmina nell’abside ottagonale, aperto con tre altissime bifore gotiche. Particolarmente ricco è l’apparato decorativo delle pareti che sono affrescate con dipinti del XIV e XV secolo. Le opere più pregevoli sono sicuramente quelle di Matteo da Gualdo. A lui e alla sua bottega sono attribuite la Crocifissione dell’abside, la Madonna col Bambino e San Francesco nella terza arcata di sinistra e la Madonna col Bambino e Sant’Anna sul pilastro tra la prima e la seconda cappella della chiesa. Quest’ultima è la più antica opera che conosciamo dell’artista gualdese ed è di particolare importanza per lo studio della sua formazione. Da citare sono infine il coro, l’altare maggiore ed il pulpito sulla sinistra, tutti e tre risalenti al XIV secolo. Nel corso dei secoli subì numerosi interventi di restauro in particolare dopo il terremoto del 1751 che la danneggiò notevolmente.