Ex ospedale Calai, via libera al piano di recupero

La parte più recente dell'immobile ex ospedale Calai

Il consiglio comunale di Gualdo Tadino ha approvato a maggioranza la variazione della destinazione urbanistica dell’area dell’ex ospedale Calai. Un passaggio fondamentale per il cosiddetto piano di valorizzazione della zona che, nelle intenzioni di Comune, Regione e Asl, prevede l’accentramento di diversi servizi, tra cui il trasferimento del centro socioriabilitativo “Il Germoglio”,  un centro regionale di riabilitazione cardiologica e la demolizione della “stecca” dell’ex ospedale, vale a dire la parte nuova realizzata negli anni Sessanta (nella foto).

Secondo l’iter illustrato dall’assessore Giorgio Locchi, i servizi amministrativi e le attività sanitarie attualmente presenti nelle due palazzine accanto all’ex nosocomio verranno trasferiti nella parte storica, quindi si procederà all’alienazione delle proprietà della Asl Umbria 1 nell’intero territorio gualdese e infine si arriverà alla ristrutturazione dell’area con la successiva demolizione della stecca.

L’argomento era stato trattato anche in sede di commissione e in aula i consiglieri hanno ribadito le proprie posizioni. Appoggio del progetto da parte delle forze di maggioranza con gli interventi di Simonetta Parlanti (RpG) e Lisa Chiavini (Pd). Fabio Pasquarelli (Pd) ha chiesto un’accelerazione sul progetto anche attraverso uno stralcio della ristrutturazione del vecchio Calai al fine di non perdere i contributi previsti per quella zona.

Giudizio molto negativo da parte di Forza Italia e Morroni Sindaco. I due gruppi, che ritengono l’area del Calai come una delle pochissime occasioni di sviluppo del territorio, hanno bollato la decisione della giunta come “una scelta al ribasso, una svendita della città che cancellerà la storica identità socio-sanitaria di quella zona”. No anche da parte di Brunello Castellani (Per Gualdo) che ha chiesto un ripensamento alla maggioranza, mentre Paola Gramaccia (Gualdo Civica) si è astenuta invitando la giunta a valutare l’antieconomicità dell’operazione. Stefania Troiani, del Movimento 5 Stelle, non ha partecipato al voto in quanto dipendente Asl. Nel suo intervento, pur condividendo la scelta di accentrare i servizi e la creazione di un polo socio-sanitario, si è dichiarata nettamente contraria alla demolizione della stecca.

Nelle conclusioni, il sindaco Massimiliano Presciutti si è detto aperto a valutare eventuali richieste di investimento da parte di soggetti privati sul recupero integrale del Calai. “Gli spalanchiamo le porte – ha affermato – ma deve arrivare, altrimenti noi andremo avanti su questo progetto.”

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Redazione Gualdo News
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