“Sono vicino ai lavoratori dell’ex Merloni e alle loro famiglie, prego per loro e mi auguro che le istituzioni e le parti sociali facciano il possibile per risolvere questa vicenda che si protrae ormai da molti anni, provocando tanta sofferenza”. Anche il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino in una nota esprime la sua vicinanza agli operai dello stabilimento di Gaifana dopo l’annuncio della proprietà di avviare le procedure per il licenziamento collettivo di 400 addetti tra Umbria e Marche. “Speravo che lo stanziamento dei fondi dell’accordo di programma e alcune manifestazioni d’interesse da parte di diverse aziende avrebbero dato una svolta positiva ad una vertenza che ho avuto modo di seguire in tutte le sue fasi per i pesanti risvolti economici e sociali che ha prodotto nella Fascia Appenninica. Qui la crisi si è fatta sentire pesantemente tanto da rendere davvero fragile e compromesso il tessuto sociale. La richiesta di mobilità per 400 lavoratori rischia di gettare una pietra tombale sul territorio. Faccio appello al proprietario della Jp Industries, a tutte le istituzioni coinvolte, ai sindacati e alle associazioni degli imprenditori affinché trovino insieme una soluzione che tuteli tante famiglie già profondamente provate dalla crisi”.
Intanto anche la Regione Umbria si è mossa per fronteggiare questa ennesima crisi che tocca la ex Antonio Merloni e il territorio della Fascia Appenninica dopo la notizia dell’avvio della procedura di mobilità per 400 dipendenti della Jp. “Ci siamo attivati subito, e incontreremo l’imprenditore Porcarelli nei prossimi giorni, per capire quanto sta avvenendo e cosa è cambiato in questa complessa vicenda che riguarda la ex-Merloni”, ha dichiarato il vicepresidente della Regione Umbria con delega allo sviluppo economico, Fabio Paparelli. L’assessore ha annunciato di aver preso contatto con la Regione Marche per aprire, la prossima settimana, un tavolo congiunto che dovrà esaminare la situazione ed il complesso delle vicende che riguardano l’azienda Jp. “Vogliamo comprendere quali siano le vere motivazioni di questa decisione dell’azienda”, ha concluso Paparelli.