GUALDO TADINO – “Tranquillizziamo il sindaco Bacchetta, ESA Spa presenterà ricorso al Consiglio di Stato e chiederà all’ANAC di pronunciarsi vista la sentenza del TAR dell’Umbria che non si è pronunciato nel merito”.
Inizia così una missiva inviata dal presidente di ESA SpA, Alessio Cecchetti e dai sindaci di Gualdo Tadino e Fossato di Vico, Massimiliano Presciutti e Monia Ferracchiato al primo cittadino di Città di Castello, nonché presidente della ATI 1, Luciano Bacchetta.
L’antefatto è la sentenza 593 del 2 settembre scorso, con la quale il Tar dell’Umbria ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da ESA, che chiedeva di annullare l’avviso di gara riguardante l’individuazione del gestore unico dei rifiuti nell’ATI numero 1.
Bacchetta ha dichiarato nei giorni scorsi che “ora la gara può proseguire spedita e si spera possa concludersi in tempi celeri”, additando ESA di essere responsabile di aver determinato “un allungamento dei tempi di gara che comunque si spera possa concludersi entro la fine dell’anno”. Il sindaco ha inoltre evidenziato “la correttezza delle procedure avviate con la gara di ambito, che sono state oggetto più volte di passaggi consiliari nei 14 comuni dell’ambito stesso e che hanno previsto la massima partecipazione da parte dei comuni stessi in sede di definizione delle condizioni di gara.”
ESA, Gualdo Tadino e Fossato di Vico non ci stanno e ricordano che ANAC presieduta da Raffaele Cantone, lo scorso gennaio aveva manifestato alcune perplessità in merito alla procedura di gara oggetto di ricorso, nello specifico : “…ad una prima lettura della documentazione, si osserva che il bando – sulla base della sua impostazione – potrebbe generare equivoci. Infatti, da un lato si è proceduto alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e sulla Gazzetta Europea di una procedura ristretta, dando così alla gara una veste formale; dall’altro, poiché l’oggetto della gara risulta essere una concessione, si è inteso introdurre una serie di deroghe. Il generarsi di tale equivoco ha indotto la stazione appaltante a ritenere che il bando avesse lo scopo di produrre, da parte degli operatori interessati una semplice manifestazione di interesse e non piuttosto la domanda di partecipazione alla gara, trattandosi di procedura ristretta e cioè di una gara formale. Inoltre, in questo contesto, alla manifestazione di interesse/domanda di partecipazione è stato assegnato un termine limitato di 30 giorni per la sua presentazione. Infine è risultato alquanto singolare che tale tempo sia coinciso in pieno con il periodo feriale estivo”.
“Invitiamo pertanto il sindaco di Città di Castello nonché presidente della stessa Ati 1 – recita la lettera di Cecchetti, Presciutti e Ferracchiato – ad assumersi fino in fondo le proprie responsabilità e ad individuare i motivi veri del ritardo della gara, che peraltro dovrebbe conoscere molto bene, non accampando scuse o giustificazioni pretestuose tese a screditare in maniera ingiustificata Esa Spa, attribuendogli responsabilità che non ha. Piuttosto spieghi, il perché pur sapendo dell’imminente costituzione dell’Auri, soggetto preposto alla gestione dei rifiuti in tutta la regione, ha comunque inteso dare il via alle procedure di gara durante il periodo di Ferragosto. In ogni caso tranquillizziamo Luciano Bacchetta: ESA spa presenterà nei termini di legge, ricorso al Consiglio di Stato e chiederà anche all’ANAC di pronunciarsi”.