San Michele Arcangelo torna al suo splendore

GUALDO TADINO – Torna in tutto il suo splendore la statua lignea cinquecentesca di San Michele Arcangelo, che sarà riposizionata dentro la basilica di San Benedetto. A restaurare la preziosa opera è stato l’Ente Giochi de le Porte grazie al contributo delle quattro Porte e al lavoro perfetto delle gualdesi Carla Bassetti e Patrizia Tega.

Da due anni a questa parte, durante la cerimonia del Bussolo, è in atto la bellissima usanza di proporre quattro lavori di recupero di una qualsiasi opera di valore storico-architettonico della città. Il lavoro proposto dal Priore che poi diventerà Gonfaloniere viene scelto e realizzato grazie al contributo totale delle quattro Porte e quest’anno è toccato alla preziosa statua di San Michele Arcangelo.

L’opera è stata presentata alla stampa e al pubblico ieri pomeriggio presso il teatro Talia, alla presenza di Maria Brucato della Soprintendenza dell’Umbria, del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, dello storico Enzo Storelli, del presidente dell’Ente Giochi de le Porte Sergio Ponti, del Gonfaloniere Nicola Bossi e delle due autrici del restauro.

“E’ stato un intervento condiviso dall’Ente e dai quattro Priori – ha detto Sergio Ponti – La statua è di uno splendore unico, ed il lavoro che è stato fatto dalle restauratrici è pregevole. Permettetemi, inoltre, di ringraziare le quattro Porte, che attraverso convegni, teatri, fiere e mostre stanno portando avanti un’attività culturale importantissima per Gualdo Tadino”.

Le restauratici hanno illustrato il lavoro che è stato fatto, sottolineando che “la statua non aveva subìto danni climatici ma, essendo una statua processionale, c’era un po’ di colore consumato. Le puliture sono state lunghe e meticolose e alla fine si è scoperta una opera più ricca del previsto”.

Il professor Enzo Storelli, nel suo intervento, ha illustrato la figura e il culto di San Michele Arcangelo e della sua importanza anche in alcune opere presenti sul nostro territorio.

Maria Brucato ha parlato di “un’opera di altissima importanza e di un’operazione culturale e di tutela che restituisce alla comunità la statua così come era stata concepita nel Cinquecento”.

“La riconsegna non poteva avvenire in un momento migliore di questo – ha concluso il sindaco Presciutti – in concomitanza con il Palio dedicato proprio al Santo co-patrono di Gualdo Tadino”.

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Redazione Gualdo News
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