Mercoledì 12 ottobre si è conclusa la mobilità per 200 ex dipendenti della Antonio Merloni, i quali non avranno più alcun sostegno al reddito così come i loro 150 colleghi per i quali gli effetti degli ammortizzatori sociali si erano esauriti lo scorso anno.
Per manifestare la gravissima situazione socio-occupazionale della Fascia Appenninica (che non è stata neanche inclusa dal Governo tra le aree di crisi industriale complessa e con l’Accordo di Programma sottoscritto nel 2010 che ad oggi non ha prodotto neanche un posto di lavoro) sindaci, associazioni di categoria e lavoratori si sono dati appuntamento ieri a Perugia in piazza Italia per essere poi ricevuti dal prefetto Raffaele Cannizzaro.
Al funzionario del Governo i sindaci della Fascia Appenninica e i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto che la vicenda della ex Merloni venga riportata all’attenzione dell’esecutivo nazionale. Il prefetto Cannizzaro ha assicurato il proprio impegno nei confronti del Governo sia per sbloccare la situazione tra Jp Industries e istituti di credito, che sul fronte del riconoscimento della Fascia come area di crisi complessa.