GUALDO TADINO – Sulla vicenda della positività del somaro Cesare di Porta di San Martino ai test antidoping è intervenuto il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti.
“Esprimo il mio più profondo rammarico per una notizia che mai lontanamente avrei immaginato di dover commentare – scrive il primo cittadino – Il Comune di Gualdo Tadino negli anni ha sempre creduto e sostenuto il mondo de i Giochi de le Porte con investimenti importanti, vedi taverne e stalle concessi gratuitamente in gestione alle Porte. Lo spirito della festa e l’immagine della città ne escono sicuramente danneggiati da questo spiacevole episodio.
Se è vero che a Gualdo Tadino si sono anticipati i tempi nei controlli a tutela del benessere degli animali, ciò che è emerso nelle ultime ore è di una gravità assoluta ed auspico pertanto che vengano posti in essere tutti gli strumenti a disposizione per fare chiarezza rispetto alle reali responsabilità. Allo stesso tempo non si può non prendere atto della necessità di un confronto sereno, ma di merito, sia con l’Ente Giochi sia con i responsabili delle Porte.
Nelle ultime tre edizioni dei Giochi, che ho avuto modo di seguire direttamente da Sindaco, mi sono sempre assunto tutte le responsabilità che mi erano proprie, con l’obiettivo di cercare di far crescere, conoscere e tutelare l’immagine della festa, spesso andando anche al di là dei miei compiti strettamente istituzionali. L’ho fatto con piacere, nella consapevolezza che guidare una comunità comporta onori e oneri.
Non sono fuggito, come fatto da alcuni in passato, ed ho sempre cercato il massimo delle sinergie con l’Ente e le quattro Porte facendomi spesso carico di responsabilità che non mi erano proprie. Non è mia intenzione puntare l’indice contro nessuno, ma non posso non prendere atto di una situazione che va affrontata e chiarita nel più breve tempo possibile nell’interesse dei Giochi de le Porte, della città e dei tanti giovani e meno giovani che nel mondo dei Giochi hanno trovato un ambiente sano dove svolgere attività di volontariato. Tutto ciò non può essere messo in discussione da questa spiacevole notizia.
Occorre pertanto fermarsi, affrontare il problema senza esasperarlo o minimizzarlo per cercare di condividere un percorso che possa far emergere, in maniera chiara ed inequivocabile, da un lato le responsabilità sull’accaduto, dall’altro con forte senso di responsabilità di assumere tutte le decisioni necessarie a tutela dei Giochi e della città.”
Il sindaco si spinge oltre, parlando di “azzeramento delle cariche”. Si suppone in seno all’Ente Giochi (che però ha denunciato il fatto come suo compito). “Non lo escludo, proprio per sgomberare il campo da ogni possibile illazione – dice Presciutti – Di questo parlerò già lunedì prossimo con l’Ente e le Porte. Ripartire da zero per riscrivere insieme una nuova pagina di una storia che non può essere messa in discussione da comportamenti moralmente ed eticamente inqualificabili. In attesa di accertare bene e fino in fondo tutte le responsabilità occorre un segnale forte ed inequivocabile che il mondo dei Giochi e la città tutta non possono non dare”.