L’esito delle verifiche e dei monitoraggi sugli edifici scolastici dell’Umbria, in vista della riapertura delle scuole, sarà oggetto di una riunione indetta dall’assessore regionale all’istruzione, Antonio Bartolini, mercoledì 2 novembre alle ore 17 nella sede della Protezione civile di Foligno. All’incontro sono stati invitati i sindaci dei Comuni dell’Area interna terremoto e degli altri Comuni umbri che hanno segnalato danni a causa del sisma, tra cui quello di Gualdo Tadino, i presidenti delle Province di Perugia e Terni ed il Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale. Possibile, come anticipato dal sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, che la ripresa dell’attività didattica slitti a lunedì 7 novembre. Nel pomeriggio di domani verrà comunque data la comunicazione ufficiale del giorno di riapertura delle scuole.
L’incontro sarà preceduto alle 9,30 da un vertice, che si terrà sempre presso la sede regionale della Protezione civile, con il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani.
“Faremo il punto della situazione e parleremo dei contenuti del prossimo decreto del Governo che dovrà tenere conto delle esigenze anche del nostro territorio – dichiara il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – La priorità è la sicurezza dei cittadini, per garantirla occorrono interventi e provvedimenti rigorosi, trasparenti e chiari.”
Il primo cittadino gualdese e ad altri otto colleghi umbri, lunedì scorso avevano lanciato appello al Governo per far rientrare i loro comuni nel perimetro del cosiddetto “cratere” del sisma.
“I nostri territori – in particolare Foligno, Spoleto e le aree circostanti – già colpiti duramente dalle numerose scosse che si sono succedute dal 24 agosto, hanno subito con il terremoto di ieri, di magnitudo 6.5, danni ingenti al patrimonio culturale, ai palazzi storici, a numerosi edifici pubblici e privati – hanno scritto in una nota i sindaci di Foligno, Spoleto, Gualdo Tadino, Montefalco, Bevagna, Trevi, Spello, Castel Ritaldi, e Campello sul Clitunno – Le prime verifiche effettuate dipingono un quadro assolutamente problematico, una situazione talmente difficile da avere già implicazioni molto negative sul comparto sociale, economico e turistico che riguarda un territorio molto più vasto. In questo contesto chiediamo che vengano snellite al massimo le procedure burocratiche per affrontare in maniera efficace le situazioni di emergenza e le richieste dei cittadini. Siamo colpiti per il dramma che sta vivendo anche la nostra regione ma, così come annunciato ieri dal Presidente del Consiglio, chiediamo al Governo di allargare il cosiddetto ‘cratere’, il perimetro contenuto nel decreto legge del 17 ottobre che individua i Comuni maggiormente colpiti e stabilisce quindi le misure previste per gli immobili distrutti o danneggiati e gli interventi di emergenza. Riteniamo indispensabile che i nostri Comuni facciano parte di questo perimetro”.